religione

Venti Santuari modello famiglia per lanciare un messaggio di speranza e di pace

Redazione Unsplash
Pubblicato il 05-08-2021

L'11 settembre si raduneranno genitori, figli e nonni

Il Santuario più a Nord sarà quello della Madonna di Pietralba a Nova Ponente, provincia di Bolzano e diocesi di Bolzano-Bressanone. Quello più a Sud il Santuario della Madonna delle Lacrime, a Siracusa. In mezzo tanti luoghi di preghiera cari alla devozione popolare, dal Santuario di Vicoforte nella diocesi di Mondovì, a quello di Collevalenza (Perugia), dalla Basilica della Madonna del Pozzo di Capurso (Bari) alla Madonna di Bonaria a Cagliari. Per arrivare fino in Svizzera, al Santuario della Madonna del Sasso di Locarno. Sono alcuni degli approdi (qui a fianco l'elenco completo) dei venti pellegrinaggi mariani che sabato 11 settembre vedranno coinvolte le famiglie di tutta Italia. Culmine di ciascun pellegrinaggio la celebrazione presieduta da un vescovo della Conferenza episcopale regionale. Un grande evento policentrico e diffuso, secondo il modello ormai prevalente per questi eventi. Conseguenza della pandemia ma anche di una sensibilità più attenta e più rispettosa delle sensibilità locali.

Non più "mega raduni" ma tante celebrazioni in contemporanea in varie località, nella prospettiva di un ideale collegamento nella preghiera e nella promozione dei valori familiari. Così è stata il 25 luglio scorso la Giornata mondiale dei nonni. Così sarà dal 22 al 26 giugno 2022 l'Incontro mondiale delle famiglie. Nella stessa logica il grande pellegrinaggio nazionale delle famiglie per le famiglie del prossimo 11 settembre. Venti per uno e uno per venti. Il progetto è stato messo a punto dall'Ufficio nazionale Cei per la pastorale familiare, con Rinnovamento nello Spirito e Forum delle famiglie.

«Un evento senza confini», si sottolinea in un comunicato del Rinnovamento nello Spirito, «che intende porsi come risposta comunitaria alla crisi e alle tante sfide d'amore che interpellano le nostre Chiese domestiche. Un unico evento moltiplicato per venti «nello spirito di corresponsabilità dal basso», richiesto dal Papa che coinvolgerà tutti i territori diocesani del Paese «valorizzando ogni regione d'Italia rappresentata da un santuario mariano». Tema della giornata, 'Nella comunione... la gioia', con un sottotitolo che riprende un passaggio dell'Esortazione apostolica Gaudete et exsultate di papa Francesco: 'Quella gioia che si vive in comunione, che si condivide e si partecipa' (n.128). I venti pellegrinaggi nazionali riprendono il senso della preghiera familiare di omaggio e devozione a Maria tradizionalmente organizzata al Santuario di Pompei. Ma l'anno Famiglia Amoris laetitia ha sollecitato gli organizzatori a immaginare un evento più nuovo e coinvolgente, pensato anche come tappa di avvicinamento all'Incontro mondiale delle famiglie di Roma 2022. E infatti il grande pellegrinaggio nazionale che per la prima volta vedrà protagonisti in contemporanea genitori, figli e nonni di tutte le regioni italiane, non sarà soltanto uno degli eventi centrali proposti dalla Chiesa italiana per celebrare il momento voluto dal Papa a cinque anni dalla pubblicazione dell'Esortazione post-sinodale, ma si configura come momento di avvicinamento all'Incontro mondiale del prossimo anno che sarà modellato sullo stesso schema.

A Roma gli appuntamenti centrali, con il congresso teologico pastorale e la Messa conclusiva celebrata da papa Francesco. Sabato 11 settembre gli eventi avranno un cuore ecclesiale, naturalmente, con una formula collaudata che prevede, oltre al pellegrinaggio, due Atti speciali di affidamento delle famiglie, dei bambini e dei ragazzi a Maria, alla vigilia dell'anno scolastico. Anche se la presenza del Forum delle associazioni familiari, come già negli scorsi anni a Pompei, avrà l'obiettivo di arricchire la giornata di significati anche civili e sociali. L'intero Paese in questo momento - si evidenzia infatti nella nota del Rinnovamento - «ha umanamente e spiritualmente bisogno di incontrare il volto gioioso e misericordioso delle nostre famiglie e di una società che non ha smesso di credere nel volto provvidenziale dell'amore ». Il simbolo più bello e evidente dei venti pellegrinaggi sarà 'il Rosario della famiglia' che «incarna concretamente questi auspici, radunando più generazioni». Nonni, genitori e figli insieme - almeno questo è l'auspicio - con un sogno nel cuore: lanciare all'Italia un grande messaggio di pace e di unità. (Avvenire)

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