Le visite dei pontefici

Teresa del Gesù Bambino, la sua storia
Religiosa, mistica, drammaturga, dottore della Chiesa insieme a Caterina da Siena e Teresa d’Avila, patrona di Francia insieme a Giovanna d’Arco, protettrice dei malati di AIDS, di tubercolosi e di altre malattie infettive, persino patrona delle missioni, lei che scelse la clausura e morì giovanissima di tubercolosi. La vicenda umana e spirituale di santa Teresa di Lisieux, più nota come santa Teresa del Bambin Gesù, è una delle più paradossali della storia della Chiesa che la festeggia il 1° ottobre.
La biografia dell'autrice di "Storia di un'anima", è una delle più affascinanti storie che la Chiesa conosca. La sua vita, dedicata interamente alla clausura, conosce l'incredibile che - con l'irragionevole razionale follia del Credo al Vengelo, a Cristo - diviene credibile.Anzi, diviene realtà, vera e umana.
Teresa Martin nasce ad Alençon in Francia il 2 gennaio 1873. È battezzata due giorni più tardi nella Chiesa di Notre-Dame, ricevendo i nomi di Maria Francesca Teresa. I suoi genitori sono Louis Martin e Zélie Guérin. Dopo la morte della madre, avvenuta il 28 agosto 1877, Teresa si trasferisce con tutta la famiglia nella città di Lisieux.
Verso la fine del 1879 si accosta per la prima volta al sacramento della penitenza. Nel giorno di Pentecoste del 1883 ha la singolare grazia della guarigione da una grave malattia, per l'intercessione di nostra Signora delle Vittorie. Educata dalle Benedettine di Lisieux, riceve la prima comunione l'8 maggio 1884, dopo una intensa preparazione, coronata da una singolare esperienza della grazia dell'unione intima con Cristo. Poche settimane più tardi, il 14 giugno dello stesso anno, riceve il sacramento della cresima, con viva consapevolezza di ciò che comporta il dono dello Spirito Santo nella personale partecipazione alla grazia della Pentecoste.
Desiderosa di abbracciare la vita contemplativa, come le sue sorelle Paolina e Maria nel Carmelo di Lisieux, ma impedita per la sua giovane età, durante un pellegrinaggio in Italia, dopo aver visitato la Santa Casa di Loreto e i luoghi della Città Eterna, nell'udienza concessa dal Papa ai fedeli della diocesi di Lisieux, il 20 novembre 1887, con filiale audacia chiede a Leone XIII di poter entrare nel Carmelo all'età di 15 anni.
Il 9 aprile del 1888 entra nel Carmelo di Lisieux ove il 10 gennaio dell'anno seguente riceve l'abito dell'Ordine della Vergine ed emette la sua professione religiosa l'8 settembre del 1890, festa della Natività della Vergine Maria. Questa la sua vita, fino al "matrimonio" con il Signore. Da qui, la biografia si arricchisce di note ancor più profonde, tutte vissute nel "mistero" della clausura.
Gli anni che seguiranno, saranno quelli legati alla sua maturazione spirituale, a una maggiore penetrazione della sua vocazione. Thérèse prega senza grandi emozioni, ma con fine sensibilità, e - soprattutto - con grande fedeltà, perseveranza. Evita anche di mischiarsi nella dialettica interna alla comunità di monache che talvolta turba la stessa vita comunitaria preferendo stare in disparte e invece moltiplica i piccoli atti di carità e di attenzione alle altre monache, rendendo dei piccoli servizi senza segnalarlo. Accetta in silenzio le critiche, anche quelle che possono essere ingiuste e sorride alle sorelle che le sono sgradevoli.
Uno dei passaggi della sua "Storia di un'anima", riesce -forse - a condensare l'intera sua esistenza: "Voglio cercare il mezzo di andare in Cielo per una via ben diritta, molto breve, una piccola via tutta nuova. Siamo in un secolo d'invenzioni, non vale più la pena di salire gli scalini, nelle case dei ricchi un ascensore li sostituisce vantaggiosamente. Vorrei anch'io trovare un ascensore per innalzarmi fino a Gesù, perché sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione".
E' la piccolezza la strada per arrivare a Dio. E' la piccolezza dei bambini, come dice il Vangelo. Non grandi imprese, nulla di tutto ciò. Ma semplicemente vivere la propria esistenza, cercando di guardare al Paradiso, con gli occhi da bambino, che - in fondo - è sinonimo di purezza. L'insegnamento che Teresa offre a noi, del mondo di Oggi, è forse quello di cercare Dio nella semplicità, termine tanto dimenticato in una società che, sempre di più, è come se volesse darci altro insegnamento: più si è strutturati, più si è preparati, più si è vincenti. Il segreto, invece, è racchiuso in quel sentirsi "troppo piccoli per salire la dura scala della perfezione".
Una santa che non finisce mai di insegnare, che mai come oggi è esempio per tutti noi.
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