religione

Sant'Angela Merici, terziaria francescana che fondò le Orsoline

Antonio Tarallo Pubblico Dominio
Pubblicato il 27-01-2021

Il cammino spirituale della Santa

Sant’Angela Merici, terziaria francescana. Pochi sanno di questa “veste francescana” nella sua vita. Eppure il primo approccio con il “sacro” lo si deve a San Francesco d’Assisi, in una certa misura. Certamente, un'altra figura di santità, sarà fondamentale nel cuore della Merici: stiamo parlando di Sant’Orsola, la santa della Britannia del IV secolo. Fu questa santa ad ispirare il nome della “Compagnia delle Orsoline”. Ma l’entrata nel Terzo ordine francescano - senza dubbio - fu una tappa fondamentale della sua biografia. Basterebbe ricordare ciò che il Martirologio Francescano ci dice riguardo questa insigne luce di santità: “In Brescia, Santa Angela Merici, Vergine del Terz’Ordine, Istituttrice delle Vergini di Sant’Orsola, dette comunemente “Orsoline”, la quale fu insigne per miracoli e da Pio VII fu ascritta al catalogo dei Santi (1540)”. 

Angela Merici nacque il 21 marzo 1474 a Desenzano sul Garda (Brescia), allora territorio della Repubblica di Venezia. Il padre Giovanni amava leggere - alla sera - alla moglie ed ai figli i primi libri di devozione stampati a Venezia: probabilmente la “Legenda aurea”, celebre raccolta di vite di santi e martiri, scritta dal domenicano Jacopo da Varazze (1220-1298). E fu in quelle serate che Angela conobbe e cominciò ad amare le “cose del Cielo”. A quindici anni, dopo aver perso prematuramente la sorella, le morirono entrambi i genitori, pertanto Angela si trasferì nella vicina Salò, accolta nella casa di uno zio materno, uomo di un certo prestigio.  Gli anni trascorsi in questa casa furono per Angela assai preziosi perché sposò la povertà francescana. Entrò, infatti, nel Terzo ordine proprio per avere una vita più austera, più vicina ai bisognosi.  A venti anni, dopo una permanenza di circa cinque anni a Salò, le morì lo zio e quindi ritornò a Desenzano sul Garda. 

Una leggenda, in particolare, si tramanda sulla sua vita. Il famoso “sogno” che le ispirerà la fondazione dell’ordine delle Orsoline. Angela ebbe questa visione: una processione di vergini che scalano il Cielo. Fra queste donne vi è la sorella defunta che le preannuncia:  “Fonderai una compagnia di vergini”. E’ l’inizio di un cammino ancor più vicino a Cristo.  Ma un’altra leggenda è legata a questa santa. Siamo nel 1524, e la Merici decide di intraprendere un viaggio nella Terra Santa. Ma è proprio durante il viaggio verso le origini del cristianesimo che avviene un prodigio singolare: improvvisamente, Angela perde la vista; la riacquisterà solo al rientro dalla Terra Santa, pregando davanti al Crocifisso. 

Il 25 novembre 1535, segna una tappa fondamentale per il suo cammino spirituale e umano. Angela sceglie ventotto vergini così da porre le fondamenta dell'ordine delle Orsoline in una piccola casa vicino alla Chiesa di Santa Afra a Brescia. La Regola della Compagnia di Sant'Orsola fu approvata l'8 agosto 1536 da Lorenzo Muzio, Vicario Generale del Vescovo di Brescia card. Francesco Cornaro. Il 18 marzo 1537 Angela venne eletta "Superiora e Madre Generale" a vita. Angela morì il 27 gennaio 1540, quando la Compagnia contava circa 150 figlie.

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