religione

San Luca e le "Madonne nere". Pittore o medico?

Antonio Tarallo frontierarieti.com
Pubblicato il 18-10-2019

Nel 1200 e nel 1300 nacquero diverse confraternite di pittori, sotto la protezione del santo

Un vecchio sketch televisivo in bianco e nero, degli anni '50 - che i nostri nonni ricorderanno sicuramente - vedeva protagonisti due grandi attori della nostrana commedia italiana: Ugo Tognazzi e Gianni Agus. La divertente scena era concentrata su un leitmotiv di una battuta recitata da un Tognazzi in veste di un giovane uomo di colore che chiedeva al pittore Gianni Agus di inserire nella sua pala d'altare "un angioletto" di colore. Lo sketch era esilarante perchè Agus si opponeva a tale richiesta, fino a quando Tognazzi non presentava una bella "lettera di raccomandazione" di un fantomatico onorevole che chiedeva "fra gli altri angeli, la prego, metta un angioletto negro".

Il racconto di questo "reperto storico di televisione", è un modo un po' ironico per introdurre una delle storie che la cultura popolare ha attribuito a San Luca Evangelista. Angeli di colore, rimane tutt'ora difficile trovarli nelle chiese, ma di "Madonne nere" ne troviamo a iosa. Ecco, proprio quelle icone, quelle immagini così affascinanti che vedono la Madre di Gesù, espressa in colori scuri, furono attribuite - per diverso tempo, proprio dalla tradizione - alla mano di un "pittore" assai particolare: San Luca Evangelista.

Tanto per citarne alcune, di queste madonne, dobbiamo far riferimento a città come la famosa Częstochowa, Oropa e Crea, Roma, Gerusalemme, Madrid, Malta, Frisinga (Baviera), Bologna, Bari, Padova, e tante altre. Oltre a quella della famosa città polacca, dobbiamo ricordare l'altrettanto famigerata "Madonna, Salus Populi Romani" custodita nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Ormai è conosciuta da tutti come una delle immagini predilette da Papa Francesco, visto la consuetudine della sua visita e del suo omaggio a tale icona, prima di ogni viaggio apostolico.

Per via di queste icone di "Madonne nere", dicevamo, nacque. dunque, la tradizione del San Luca "pittore", ma - a onor del vero - tale fama si è consolidata senza nessun fondato riscontro storico. Il riferimento al santo evangelista, è stato associato ad una frase contenuta nel vangelo scritto dallo stesso Luca, pronunciata da Simeone durante la presentazione di Gesù al tempio, a presagio della Passione: “Maria, il dolore ti colpirà come colpisce una spada”. Nel cromosimbolismo delle icone, il nero, era espressione del dolore, cosicché le famose "Madonne nere", credute opere pittoriche del santo, altro non sono che “Madonne addolorate”. Certamente, nel 1200 e nel 1300, si andò a consolidare nella cultura popolare, tale "titolo": fu proprio in questo periodo, che nacquero in Italia, molte organizzazioni professionali di Arti figurative o Confraternite, proprio sotto l’intitolazione al santo pittore Luca.

Piuttosto, se dovessimo seguire una linea storica più che accreditata, dovremmo parlare piuttosto di San Luca come "protettore dei medici". Perchè? Ci viene in aiuto una nota Lettera di Paolo ai Colossesi: "Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema" (4,14). Luca, dunque, esercitava la professione medica - e non quella di pittore - prima di avviarsi sulle strade dell’annunzio cristiano al seguito di Paolo.

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