Quali prospettive per i Frati Minori in Kenya?
Nel Paese africano sono attive decine di frati tra conventuali e cappuccini
Si riunirà, quest’anno, a Nairobi (Kenya) il Consiglio plenario dell’Ordine dei Frati Minori. Dal 12 al 28 giugno, rifletterà sulle realtà contemporanee nel mondo, nella Chiesa e nell’Ordine, impegnandosi nella preghiera, nello studio, nella discussione e nel processo decisionale. “Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice… ai Frati Minori oggi” (Ap 2,7) sarà il titolo del Consiglio.
FRANCESCO E IL SULTANO
«Mentre ci dirigiamo verso l’ottavo centenario dell’incontro di san Francesco con il sultano al-Malik al Kamil nel 1219, questo incontro è un invito a incarnare una vita di dialogo cercando modi concreti di ascoltare, discernere e mettere in atto», si legge in una nota.
I CONVENTUALI
In Kenya, tra le presenze francescane si distingue, da 34 anni, quella dei Frati Minori Conventuali. I Frati arrivarono in questa parte del continente africano dalle Province di Varsavia e Danzica (Polonia) nel Novembre del 1984. La Missione fu aperta come voto di gratitudine per la canonizzazione di Fra Massimiliano Kolbe, martire di Auschwitz (14.08.1941).
Attualmente la Custodia del Kenya appartiene alla Provincia di Danzica e conta oltre cinquanta frati, distribuiti in cinque conventi.
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I CAPPUCCINI
Sul fronte dei Frati Minori Cappuccini, anche essi ben radicati nel Paese, a febbraio 2018 ci sono state le elezioni della Custodia: alla guida è stato riconfermato frate Paul Sila, che sarà affiancato dai frati: Arnold Shirima, Daniel Monima, Vincent Shumila, Peter Waweru.
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