religione

Perché il Policlinico Gemelli è chiamato Terzo Vaticano?

Redazione policlinicogemelli.it
Pubblicato il 07-07-2021

Papa Francesco è il secondo pontefice ad entrare nel famoso polo medico romano 

Francesco è il secondo papa ad essere ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma. Papa Francesco si trova nelle stanze al decimo piano dell’ospedale capitolino, le stesse che hanno ospitato - diverse volte -  Giovanni Paolo II. Come noto, il papa polacco ebbe un percorso sanitario molto difficile: infatti, il papa polacco entrò in degenza presso il  policlinico romano ben sette volte, tanto che fu lui stesso a coniare la celebre espressione il “Terzo Vaticano” . Questo “neologismo” si riferiva - appunto - al Gemelli, dopo San Pietro e Castel Gandolfo. Cerchiamo, allora, di fare una breve cronistoria delle degenze che papa Wojtyla ebbe all’interno del noto polo medico romano. 

Il ricovero più famoso - quello rimasto alla storia -  è sicuramente quello del 13 maggio del 1981, dopo l'attentato ad opera di Mehmet Alì Agca in Piazza San Pietro: Giovanni Paolo II arriva in gravi condizioni. La decisione di portarlo al Gemelli e non al più vicino ospedale Santo Spirito fu presa dai medici della direzione sanitaria e dal suo fedele segretario don Stanislao Dziwisz.  Dopo l’operazione chirurgica, viene dimesso nel giro di due settimane, il 3 giugno. Ma, pochi giorni dopo - il 20 giugno - deve essere ricoverato nuovamente per un’infezione virale (”cytomegalovirus”) contratta probabilmente con le trasfusioni di sangue durante l’operazione di emergenza. Durante questo secondo ricovero (55 giorni), il 5 agosto, fu sottoposto ad un altro piccolo intervento chirurgico. Fu dimesso il 14 agosto. 

Anni dopo, a 72 anni, papa Wojtyla entrerà - di nuovo - in ospedale per essere sottoposto ad un importante intervento chirurgico per l’asportazione di un tumore intestinale. Rimane al Gemelli 18 giorni. Un anno dopo, il 2 luglio 1993, viene sottoposto ad una Tac dopo l’operazione chirurgica del 1992.  L’anno successivo, nel 1993, sarà ancora una volta papa Wojtyla ad entrare al Policlinico Gemelli. Questa volta il motivo è una lussazione alla spalla destra, dovuta ad una caduta dagli scalini della sala Nervi. Dalla famosa finestra del polo medico romano, Giovanni Paolo II, salutò - con la sua proverbiale ironia - i fedeli radunati nel piazzale antistante l’ingresso dell’ospedale, con queste parole:  “Vi saluta il Papa un po’ invalido, ma ancora tutto di un pezzo. E non è ancora morto”. 

L'anno dopo, il 28 aprile 1994, scivola nel bagno e si frattura il femore destro. Ma un altro intervento arriverà due anni dopo: nel 1996 sarà la volta dell’appendicite. Anno 2005, e sarà nuovamente il Policlinico Gemelli ad essere sotto i riflettori delle telecamere di tutto il mondo. In febbraio le complicazioni alla laringe dovuta all’influenza, lo porteranno nuovamente in ospedale. Verrà dimesso il 10 febbraio. 

Ma a soli quattordici giorni dalla fine del precedente ricovero - nuovamente per  problemi respiratori - Giovanni Paolo II viene di nuovo ricoverato per una tracheotomia elettiva. Le condizioni peggiorano ma la tempra è forte. Alla finestra del Gemelli, o ormai denominato “Terzo Vaticano”, benedice con queste parole la folla accorsa a salutarlo: “Il nostro aiuto è nel nome del Signore”.

 

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