religione

Novena, la preghiera dell'ottavo giorno: 23 dicembre

Redazione Archivio fotografico Sacro Convento
Pubblicato il 23-12-2021

Gesù tra i dottori

Si inizia col segno della croce, invocando la S.S. Trinità:

 

Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo,

Amen.

 

Si invoca lo Spirito Santo, fonte di santità:

 

Vieni, Santo Spirito,

manda a noi dal cielo

un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,

vieni, datore dei doni,

vieni, luce dei cuori.

 

Consolatore perfetto,

ospite dolce dell’anima,

dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,

nella calura, riparo,

nel pianto, conforto.

 

O luce beatissima,

invadi nell’intimo

il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,

nulla è nell’uomo,

nulla senza colpa.

 

Lava ciò che è sordido,

bagna ciò che è arido,

sana ciò che sanguina.

 

Piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido,

drizza ciò ch’è sviato.

 

Dona ai tuoi fedeli 

che solo in te confidano

i tuoi santi doni.

 

Dona virtù e premio,

dona morte santa,

dona gioia eterna.

Amen.

 

Di seguito si recita la preghiera del giorno:

 

Insieme con la Croce, sul tuo petto io scorgo, o Bambino Gesù, un aureo cuoricino. È l’immagine del Cuor tuo, veramente d’oro per infinita tenerezza. Tu sei l’Amico vero, che generosamente si prodiga, anzi s’immola per la persona amata. Riversa ancora su di me, o Gesù, l’ardore della tua carità, e insegnami a corrispondere una volta a tanto tuo amore.

 

Recitare la preghiera del Padre Nostro, la preghiera dell’Ave Maria e il Gloria al Padre, e poi di seguito la seguente preghiera:

 

Per la tua divina Infanzia, o Gesù, concedimi la grazia che istantemente ti chiedo (si esprime) se è conforme al tuo beneplacito ed al mio vero bene. Non guardare alla mia indegnità, ma alla mia fede ed alla tua misericordia infinita.

 

Succede poi l’Inno:

 

Gesù, dolce ricordo, che dà le gioie del cuore; ma più che il miele e tutte le cose e dolce la Sua presenza. Niente si canta di più soave, niente si ode di più lieto, niente si pensa di più dolce di Gesù, Figlio di Dio.

 

Gesù, speranza per quelli che si pentono, quanto pietoso sei per quelli che ti pregano, quanto buono per quelli che ti cercano, ma che cosa sei per quelli che ti trovano?

 

Né la lingua basta a dirlo né lo scritto ad esprimere: chi ha provato può credere che cosa sia amare Gesù. Sii, Gesù, nostra gioia tu che sei il premio futuro. La nostra gloria sia in te sempre per tutti i secoli.

Amen.

 

In conclusione:

 

Preghiamo:

Dio, che costituisti l’Unigenito tuo Figlio Salvatore del genere umano e ordinasti che si chiamasse Gesù, concedi propizio che di Colui il cui Santo Nome veneriamo in terra possiamo godere in cielo anche la vista. Per lo stesso Cristo nostro Signore. Amen.

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