Musica e francescani, l'adrenalina che trasmettono tre frati rockettari
anche nel mondo francescano esistono dei vulcanici
Francescano non è solo sinonimo di spiritualità ed essenzialità. Ma è un termine che si abbina bene anche con creatività, e in particolare creatività musicale. Sono numerosi, infatti, i frati musicisti, ma tra essi una menzione a parte la meritano i rockettari. Perché anche nel mondo francescano esistono dei vulcanici "frati rock". Nel nostro viaggio ne scopriremo tre, tra i più famosi in Italia. Ognuno con il suo stile e la propria personalità.
1) METALLO: ADRENALINA E VOCE DURA
Uno personaggio che molti conosceranno anche per il suo "look" è fra Cesare Bonizzi, meglio conosciuto come Fratello Metallo. Si tratta di un frate cappuccino con la passione per un genere musicale fra i più aggressivi e torbidi, quello appunto del “metal”.
Per anni il francescano si è esibito, con la sua barba ieratica e con i panni poveri del frate minore, sui palchi maledetti del rock più duro e trasgressivo, territorio indiscusso di musicisti e cantanti urlanti, vestiti di pelle nera e borchie.
Su questi palchi, per anni, Fratello Metallo ha dato fondo a tutto il suo talento, suonando e declamando con voce tenebrosa pezzi che parlano di Dio, dell’amore cristiano e del mistero della redenzione. Da qualche tempo si è ritirato in convento, forse per raggiunti limiti d’età forse per un richiamo al senso di umiltà, necessario per un francescano che ha conosciuto l’adrenalina del palco e del pubblico, l’energia di chitarre e batterie assordanti, e che ha partecipato nientemeno a quattro o cinque edizioni del Gods of Metal, un raduno rock tra i più ambiti dagli artisti e più seguiti dal popolo dei rockettari (www.optimagazine.com).
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2) GIANNI CHE RACCONTA LE PAURE
Fra Gianni Mastromarino, 49 anni, pugliese originario di Grumo Appula, suona la chitarra, compone e canta i testi che scrive, ispirandosi a Sting e ai Simply Red, come scrive bariinedita.it, una sorta di padre Cionfoli in versione rock.
«Siamo in un contesto sociale – dice fra Gianni, presentando il suo ultimo brano SEIOFOSSI – nel quale si sta riaffermando la discriminazione razziale con tutte le sue complicazioni. La gente è sommersa nella paura dell’altro, del diverso per il colore della pelle e non solo, ma non riesce a compiere il fondamentale passo di comprendere i disagi che comportano alcune condizioni di vita, che inducono molti esseri umani a scappare per cercare una dimensione più dignitosa».
Bisognerebbe recuperare, prosegue fra Gianni, «il senso empatico delle relazioni (come ci insegna l’esperienza di Gesù Cristo). È necessario che chi guida il popolo sia capace di educare ai valori dell’accoglienza, dell’ascolto, della disponibilità, della condivisione, senza fomentare distanza e odio, anche attraverso le leggi. Credo che la diversità sia un valore aggiunto quando si accoglie» (sanfrancescopatronoditalia).
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3) FRA ROCK SUONA E CANTA
Anche Fra Francesco Cicorella, alias "frate rock", è pugliese. Nasce a Conversano, provincia di Bari, classe '79. Inizia ad avvicinarsi al mondo della poesia, della letteratura e della musica, durante l’adolescenza. Ascoltando i grandi pilastri del cantautorato italiano (De Gregori, Vecchioni, Fossati, Guccini…) appena diciottenne scrive le primissime canzoni, che riesce a suonare solo all’interno della propria scuola, in diverse manifestazioni scolastiche.
La prima vera e propria uscita pubblica è nel 1998, a Conversano apre una serata del “Festival Mediterraneo”; suona tre brani (chitarra e voce): Generale di De Gregori, e due suoi brani inediti.
Nel frattempo il Francesco adolescente, dopo un lungo percorso di fede entra in convento, con i Frati Minori, la sua vita francescana diventa inevitabilmente trampolino di lancio per “fare pratica” nel suonare e cantare le proprie canzoni; canzoni che si discostano notevolmente dal genere della “musica sacra”, acquistando sempre più i connotati della canzone d’autore, con un linguaggio trasversale, sia nella musica che nei testi.
Nel 2007 riesce a pubblicare il primo disco presso l’associazione musicale “MUSICALL” in Conversano. “Al posto sbagliato”, richiamando una delle dieci canzoni presenti nell’album. I musicisti sono gli amici che fra Francesco ha incontrato nel suo percorso di vita di consacrato, girando da un convento ad un altro. Ma ci si affida anche a qualche musicista “esterno” con una certa esperienza.
Dopo dodici anni di carriera artistica, e diverse raccolte, ha collaborato ad un album di canzoni con nomi del calibro Gianmaria Testa, Roberta Di Lorenzo, Guido Guglielminetti, Elio Rivagli, Ivano Fossati (Forum di musicalmente)
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