La storia di Padre Matteo d'Agnone
Il diavolo lo chiamava “chiericuzzo”
Tra Abruzzo e Molise ha compiuto oltre 600 opere di guarigione dal demonio. Ad Agnone (Isernia), a Vasto e a Serracapriola (Foggia). Padre Matteo d’Agnone (1563-1616) è stato uno dei più potenti esorcisti francescani.
GLI STUDI A NAPOLI
Padre Matteo (al secolo Prospero Lolli) nacque nel 1563 da pii genitori i quali gli imposero il nome di Prospero. L'educazione, profondamente cristiana ricevuta dai genitori, gli faceva vedere Dio in tutte le cose. Frequentò l'Università di Napoli nelle facoltà di filosofia e medicina.
DA FOGGIA A SERRACAPRIOLA
La bellezza dell'ideale francescano, scrive il portale cappuccinifoggia.it, rifulse nella sua mente, ed in questa luce, preferì farsi cappuccino, per poter conoscere meglio le verità della teologia e divenire medico delle anime. Fece il noviziato a Sessa Aurunca (CE) e dopo breve permanenza nella provincia religiosa di Napoli, si affiliò ai Cappuccini di Foggia. Gli ultimi tre anni della sua vita, quando era già molto malato, li trascorse nel convento di Serracapriola, dove morì in fama di santità nel 1616.
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IL “CHIERICUZZO”
I suoi biografi riportano numerose testimonianze dirette e indirette di esorcismi da lui compiuti. Un giorno - si legge sul nuovo libro di Rita Sberna “Inferno - La tragica scelta” (edizioni Segno) - nella chiesa del convento mentre tutti gli studenti erano chiusi nelle loro celle a studiare, due padri cappuccini stavano facendo un esorcismo ad una donna. Questo esorcismo era l’ennesimo di una serie lunga per- ché il demonio poneva molta resistenza.
Ad un certo punto uno dei padri cappuccini chiese al demonio quando sarebbe uscito dal corpo di quell’anima e il maligno rispose: “Se devo uscire deve venire quel chiericuzzo (un termine dialettale) di fra’ Matteo, alla cui umiltà io non posso resistere”.
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LA PREGHIERA DI FRA MATTEO
Così fecero chiamare fra Matteo che ignaro di tutto, si presentò davanti alla persona ossessa e quest’ultima iniziò a gridare, a sbavare, a dimenarsi, i presenti non bastavano per tenerla. Ad un certo punto padre Matteo si mise a pregare davanti al Santissimo Sacramento e la persona venne liberata. Questo episodio fece il giro dell’Ordine e tutti ne vennero a conoscenza.
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