La Diocesi di Perugia a settembre in pellegrinaggio alla Porziuncola
Un cammino di preghiera per “il dono delle vocazioni”
“Come è stato scritto: ‘Abbiamo bisogno di testimoni dell’Amore, che lascino, soprattutto in questo tempo, scintille di luce, che illuminino il nostro cammino’”. Così il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, all’omelia della celebrazione eucaristica del 7° anniversario della morte del seminarista servo di Dio Giampiero Morettini (1977-2014), sabato 21 agosto, nella chiesa parrocchiale San Pio da Pietrelcina in Castel del Piano, nel tracciare una breve biografia del giovane seminarista per il quale la Chiesa diocesana di Perugia-Città della Pieve ha aperto, il 22 maggio scorso, il processo sulla vita, virtù e fama di santità.
“Giampiero, benché abbia consumato la sua vita in un breve periodo – ha proseguito il porporato –, è come se avesse percorso un grande cammino, è come se avesse vissuto a lungo. Delle volte una brevissima vita può essere di una intensità unica. Ho parlato con Giampiero tante volte e posso testimoniare che aveva le idee chiare sulla vocazione e sul sacerdozio. Sì, Giampiero è sempre stato servo per amore! È lui stesso a definirsi tale in una pagina luminosa del suo diario: ‘Questa è la strada che io seguo… Se non sarò capace di essere un servo, Signore, annullami, svuotami, ma riempimi del tuo fuoco!’. E solo i santi si esprimono così”.
Il card. Bassetti ha evidenziato: “La nostra Chiesa ha bisogno di testimoni come Giampiero, ha bisogno di preti santi, di seminaristi sereni, disponibili, aperti a tutti. In una parola ha bisogno di giovani radicati in Dio, come lo era Giampiero. Purtroppo stiamo vivendo una preoccupante crisi di vocazioni al sacerdozio e alla vita di speciale consacrazione, a dir poco impressionante. Quando io entrai in diocesi, dodici anni fa, ricordo ancora gli occhi brillanti del mio predecessore, mons. Giuseppe Chiaretti, nel confidarmi: ‘Abbiamo una quindicina di seminaristi’. Poi sono addirittura cresciuti e siamo arrivati, alcuni anni fa, a ventidue. Oggi i seminaristi sono appena cinque”.
Il cardinale ha, quindi, annunciato di aver preso una decisione: “Sul finire del prossimo mese di settembre, guiderò un pellegrinaggio a piedi fino alla Porziuncola di Assisi, perché sia un cammino di preghiera per supplicare al Signore il dono delle vocazioni. Un cammino di meditazione, di recita del Santo Rosario… Il Signore che mi ha davvero aiutato a recuperare la salute (dopo il Covid-19, ndr), mi ha suggerito questa iniziativa per la nostra Chiesa. Credo che qualche passo in più mi farà bene, anche alla salute, e farà bene anche alla salute di qualcuno di voi. Durante il pellegrinaggio chiederò la grazia al Signore che anche quest’anno qualche giovane possa entrare in Seminario! Affido fin da ora a Giampiero, ma anche alla vostra preghiera, affinché il Signore mandi ancora qualcuno a prendere il posto del nostro Giampiero. Pregate per le vocazioni, per tutte le vocazioni!”. (Agensir)
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