religione

Ingegnere, frate e ora prete. Matteo ringrazia san Francesco

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Pubblicato il 18-10-2020

Matteo Paolo Polato ha scoperto la vocazione in un momento molto difficile della sua vita

Da ingegnere civile a frate francescano e sacerdote. E’ la storia di Fra Matteo Paolo Polato, 36 anni, originario di Piove di Sacco (Padova), che dieci anni fa ha interrotto la strada degli studi, per intraprendere quella del francescanesimo. Di questi tempi, con tanta carenza di vocazione, la sua vicenda è molto interessante. Vediamo come Matteo è arrivato alla vocazione.

 

VITA DA SCOUT

«Ho maturato la mia fede in famiglia innanzitutto, grazie ai miei genitori Grazia e Nico, ma anche in parrocchia, la comunità del duomo di Piove è stata come una madre – sottolinea fra’ Matteo a www.difesapopolo.it – Sono molto grato a Dio per l’educazione ricevuta e le amicizie avute in dono. Nello scoutismo, che ho vissuto a partire dai lupetti fino al servizio in comunità capi, ho vissuto la comunità, il servizio e la fede che hanno fatto uscire dal cuore il grande desiderio che abita credo nel profondo del cuore di ciascuno: dare la vita per gli altri, secondo il progetto di Dio per me. Rileggendo poi la mia storia riconosco la presenza di Dio discreta e fedele nei molti preti che han vissuto a Piove».

 

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IL LUTTO

Nel 2007 un grave lutto gli segna la vita: muore il fratello. All’inizio dell’anno successivo il futuro frate decide di recarsi ad Assisi. In quel periodo tutto pensa fuorché al sacerdozio o a diventare francescano. Ad Assisi, però, il contatto con san Francesco lo rasserena. Fa ritrovare equilibrio ad un animo in subbuglio, arrabbiato con Dio per la morte della persona cara.

 

LE SUORE

Allora 24enne, con una laurea in ingegneria in tasca e un lavoro in una impresa di costruzioni in provincia di Belluno, Matteo decide di avvicinarsi sempre più alla fede. La testimonianza di alcune suore aiuta ancora più a fare chiarezza nella sua vita.

«Per la prima volta ho pensato che quelle erano donne e non spiriti, erano umane come me e anche per me forse era possibile quella vita. Quando lo realizzai ricordo una gioia grandissima e una enorme paura. Ma mi sembrò che tutto acquistasse senso», sottolinea il frate piovese, che da lì inizia un lungo cammino, che lo porta ad entrare nel 2010 nella fraternità dei frati Minori dell’Umbria.

Un cammino che è solo all’inizio e l’ordinazione, in programma il 17 ottobre a Santa Maria degli Angeli, è il primo tassello della nuova vita di fra Matteo.

 

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