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IL RICONOSCIMENTO "ROSA D'ARGENTO 2016" VA A LUCIA SOLDANO

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

La Rosa d’argento verrà presentata il 3 ottobre nel Refettorietto del Santuario Porziuncola

Il riconoscimento “Rosa d’Argento 2016”, che ogni anno va ad una donna del nostro tempo che si è distinta nell’esercizio – silenzioso e nascosto – della carità, va a Lucia Soldano.

Questo riconoscimento, che non è un premio, indicando una “nuova Frate Jacopa”, vuole essere stimolo a vivere oggi la fede, la speranza e la carità, sull’esempio di chi ne è divenuta testimone come l’amica di Francesco d’Assisi “Jacopa de’ Settesoli”, provvidenzialmente presente alla Porziuncola durante i giorni del beato Transito, recante doni graditissimi al santo perché da lui stesso richiesti: un panno di colore cenerino e i mostaccioli, “quei dolci, che tu eri solita darmi quando mi trovavo malato a Roma”.

La Rosa d’argento verrà presentata la mattina del 3 ottobre, alle 9.30, presso il Refettorietto del Santuario Porziuncola. Seguirà il “Corteo dei fiori” dal Palazzetto mediceo alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, con Frate Jacopa Lucia Soldano, il Sindaco di Assisi Stefania Proietti, una rappresentanza dello “Storico Cantiere” di Marino (Roma) e della Pro Loco di Santa Maria degli Angeli.

In Basilica avrà luogo la solenne celebrazione eucaristica “nel Transito di San Francesco”, presieduta dal Ministro provinciale dei Frati Minori dell’Umbria p. Claudio Durighetto, durante la quale Frate Jacopa riceverà ufficialmente il riconoscimento “Rosa d’Argento 2016” e offrirà il panno cenerino, i ceri, i mostaccioli e l’incenso.

Frate Jacopa quest’anno proveniente proprio dal Piemonte, la Regione che il 3 e 4 ottobre si farà pellegrina ad Assisi per onorare il Patrono d’Italia con l’offerta dell’olio per la lampada votiva che arde presso la il luogo del Transito e presso la Tomba di San Francesco al Sacro Convento.

Segue una breve scheda di presentazione di Lucia Soldano:

L’Istituto Secolare Santa Maria degli Angeli, fondato il 2 agosto 1965 in Diocesi di Saluzzo (CN) dal frate cappuccino piemontese p. Giuseppe Maria Borgia, nasce nell’alveo della Spiritualità Francescana e si prefigge una presenza capillare e quotidiana nei luoghi di lavoro, nei luoghi di incontro e di passaggio delle persone (bar, negozi, crocicchi, aziende, ecc..), per essere testimonianza prossima a tutti di una vita evangelica semplice e chiara.

Lucia Soldano, nata a Torino il 14 luglio 1939, ne fa parte dal 1970. L’apertura alla carità e all’evangelizzazione esplicita sono punti di forza dell’Istituto.

Il suo impegno lavorativo è stato per lungo tempo come impiegata presso la fabbrica di tessuti e maglieria “Alpina” di Torino. Qui, oltre ad essere attivamente impegnata nel lavoro, ha sempre appoggiato quelli che allora erano i cappellani del lavoro nell’animazione dei lavoratori sul piano spirituale e, poco per volta, è diventata punto di riferimento per molti colleghi e riferimento sicuro per i cappellani stessi.

La sua attenzione è sempre stata verso il bisogno del prossimo, qualunque esso sia, prediligendo le situazioni di precarietà e di malattia.

La semplicità del suo tratto e il suo buon cuore le hanno permesso di generare attorno a sé un clima di famiglia, sia in Ditta, sia all’esterno, nel quartiere. La sua attenzione verso i bisogni del prossimo ha, infatti, da sempre valicato i confini della Ditta in cui lavorava.

In famiglia si è fatta carico dell’assistenza continua dei genitori gravemente malati per lunghi anni, provvedendo alle loro necessità con dedizione costante ed eroica. La cura in casa non le ha impedito di essere solerte anche verso le necessità di molti altri.

Dopo la morte della mamma nel 1993, tutto il suo tempo lo ha dedicato al servizio del prossimo, senza promuovere associazioni o strutture organizzative visibili, ma semplicemente rendendosi disponibile a chi aveva bisogno di assistenza in casa, di un’ora di compagnia per colmare la solitudine, un aiuto a fare la spesa o le pulizie in casa sopperendo alle disabilità. È diventata punto di riferimento per molti anziani del quartiere San Salvario, che è uno dei quartieri complessi del capoluogo piemontese.

Quando nel quartiere c’è necessità di seguire in casa un anziano/ammalato, prima che intervengano assistenti sociali, il gruppo san Vincenzo o altre organizzazione, arriva Lucia Soldano. In silenzio se ne prende cura.

Nel tempo è stata punto di riferimento per molti sacerdoti aiutandoli nei loro bisogni materiali e nella cura delle chiese a loro affidate.

Esattamente un anno fa, il 2 ottobre 2015, la Citta di Torino ha pubblicamente riconosciuto il suo attuale servizio con un premio intitolato “In silenzio per gli altri”. Simili attestazioni sono poi giunte come da altre fonti, tra cui dall’attuale Vescovo di Alba, Mons. Mario Brunetti, allora Responsabile per la Diocesi di Torino dell’Ufficio di pastorale della salute.

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