religione

Il Papa per la seconda volta dalle suore di Santa Chiara

Redazione Andrea Cova
Pubblicato il 03-10-2020

Il pontefice visita la comunità clarissa ad Assisi, ultima tappa prima del rientro

Papa Francesco torna a distanza di sette anni dalle «Esperte di umanità e portatrici di gioia»: così definì le suore di Santa Chiara di Assisi, quel 4 ottobre 2013 in occasione del loro primo incontro.

Il Papa le ha incontrate subito prima della visita alla tomba di san Francesco, la celebrazione della messa nella cripta della Basilica Inferiore di Assisi e la firma dell'enciclica Fratelli Tutti. La comunità delle sorelle vive accanto alle spoglie della "pianticella" di Francesco, custodite nella basilica a lei dedicata.

Il Pontefice le omaggia oggi per la seconda volta, quando ancora nell'animo e nel cuore della comunità è alto e fermo il ricordo dell'ultimo incontro.

In lui abbiamo incontrato il nostro «signor Papa» ( Regola di santa Chiara , I , 3) a cui santa Chiara e le sue figlie, attraverso otto secoli di storia, hanno «promesso obbedienza e riverenza» - raccontarono le clarisse - vivendo, come ci chiede la nostra Regola, «suddite sempre e soggette ai piedi della santa Chiesa, salde nella fede cattolica» ( ibidem , XII , 13).”. Così la comunità delle clarisse di Assisi raccontò la visita papale del 2013.

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«La strada che intraprende una suora di clausura – disse in quell'occasione il Papa – non è quella di una vita ascetica, nella contemplazione di un’idea astratta che “secca la testa”. Ma è quella che passa per la viva carne e le vive piaghe di Gesù Cristo, che si è fatto uomo tra gli uomini e per gli uomini. Questo tipo di preghiera e di rapporto con Dio rende le clarisse grandemente umane, capaci, come la Santa Madre Chiesa, di accogliere gli uomini, capirli, perdonarli e pregare per le intenzioni che vengono loro affidate».

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