religione

Il Papa a Spello: il terzo incontro con le clarisse di Vallegloria

Redazione ANSA/VATICAN MEDIA
Pubblicato il 03-10-2020

Per la seconda volta il pontefice visita le suore di Spello, la prima nel gennaio 2019

Il Papa visita le monache clarisse di Santa Maria in Vallegloria di Spello per la seconda volta. L'ultima era stata quasi due anni fa, nel gennaio 2019, con la splendida cornice di un Subasio innevato.

La pioggia invece accompagna questo secondo appuntamento del pontefice con il borgo umbro. Oggi, come nel 2019, l'incontro avviene in forma privata per il desiderio di Bergoglio di spostarsi senza clamore: un'attitudine che abbiamo imparato a conoscere in questi sette anni di pontificato.

Quello di oggi è il terzo incontro tra le clarisse di Spello e il Papa. Il primo avvenne in Vaticano il 25 agosto 2016, tre anni dopo l'elezione di Francesco al soglio pontificio, quando le clarisse di Spello andarono a fargli visita a Santa Marta. In quell’occasione il Papa consegnò loro la costituzione apostolica Vultum Dei quaerere in rappresentanza delle claustrali di tutto il mondo.

Quando Francesco ricambiò la visita nel 2019, nessuna delle suore sapeva del suo arrivo. Fu una visita non solo privata, ma anche a sorpresa. Erano le nove del mattino quando al monastero di Santa Maria in Vallegloria le monache si trovarono niente di meno che il Papa davanti all'ingresso.

Solo il vescovo di Foligno, monsignor Gualtiero Sigismondi era a conoscenza di quella visita: «Il Papa mi aveva manifestato più volte l’idea, poi ho capito che il viaggio aveva preso forma perché, nel nostro ultimo incontro, il Santo Padre mi ha mostrato di sapere precisamente distanza e tempo di percorrenza del viaggio per Spello! - racconterà il vescovo - Alla Vigilia di Natale ho conosciuto il programma e questa gioia che non potevo condividere con nessuno ha segnato tutte le celebrazioni di questi giorni».

Una visita che durò fino al primo pomeriggio. «Per incoraggiare le suore di clausura, la vita contemplativa e condividere con loro l’Eucaristia, la preghiera e il pane», spiegherà solo dopo la ripartenza per Roma l'allora direttore “ad interim” della sala stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, dando la notizia ai media.

Fotogallery Gianluigi Basiletti/Ansa

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