religione

Il missionario di Maria, Antonio Maria Claret

Antonio Tarallo blog.graphe.it
Pubblicato il 24-10-2019

Ancora oggi l'ordine fondato da Claret si espande in 25 nazioni

Antonio Maria Claret, una figura del XIX secolo, al cui nome è tuttora legata una delle più importanti congregazioni religiose, diffuse in tutti i continenti: è la Congregazione dei Missionari del Cuore Immacolato di Maria, chiamati - appunto - Clarettiani.

Antonio, di origine catalana, appena ordinato sacerdote, si reca a Roma, all'ufficio vaticano di Propaganda Fide, per essere inviato missionario. Ma la salute precaria lo costringe a tornare nella sua terra. Così, per sette anni, si dedica alla predicazione delle missioni popolari tra la Catalogna e le Isole Canarie. È tra i giovani raggiunti in questa attività apostolica che nasce l’idea della congregazione. Nel 1849 viene nominato arcivescovo di Santiago di Cuba. Morirà il 24 ottobre 1870. Sulla tomba vengono scolpite le parole di papa Gregorio VII: "Ho amato la giustizia e odiato l’iniquità, per questo muoio in esilio".

8 maggio 1950, Pio XII lo proclama santo. Queste, le parole, che il pontefice riserva alla figura del missionario Claret:

"Spirito grande, sorto come per appianare i contrasti: poté essere umile di nascita e glorioso agli occhi del mondo; piccolo nella persona però di anima gigante; modesto nell'apparenza, ma capacissimo d'imporre rispetto anche ai grandi della terra; forte di carattere però con la soave dolcezza di chi sa dell'austerità e della penitenza; sempre alla presenza di Dio, anche in mezzo ad una prodigiosa attività esteriore; calunniato e ammirato, festeggiato e perseguitato. E tra tante meraviglie, quale luce soave che tutto illumina, la sua devozione alla Madre di Dio".

Antonio Maria Claret, sull'esempio di Maria

Certamente, la sua forza missionaria, è da ricondurre alla devozione per la Vergine Maria. In fondo, è stata lei la prima missionaria della Chiesa. Il santo aveva per la Madre di Gesù, un amore del tutto particolare. Basterebbe leggere uno dei suoi scritti, per rendersi conto di questo straordinario dialogo che ebbe con lei:"Un figlio del Cuore Immacolato di Maria è una persona che arde di carità e dovunque passa brucia. Desidera effettivamente e si dà da fare con tutte le forze per infiammare gli uomini con il fuoco dell’amore divino. Non si lascia distogliere da nulla, gode delle privazioni, affronta le fatiche, abbraccia i travagli, si rallegra delle calunnie, è felice nei tormenti e nelle sofferenze che gli tocca patire e si gloria della croce di Gesù Cristo. A null’altro pensa se non come seguire Gesù e imitarlo nella preghiera, nella fatica, nella sopportazione e nel cercare sempre e solo la gloria di Dio e la salvezza delle anime." E, proprio in merito a questo suo rapporto "privilegiato" con la Vergine, c'è un aneddoto simpatico - tramandato nei secoli - che vede "protagonisti" i due personaggi.

Mentre era ancora un giovane laico, doveva compiere un viaggio in compagnia di un suo amico che notò immediatamente la sua devozione per Maria. Nacque, così, fra i due amici, un dialogo proprio su questo argomento. E fu così che Claret, espose il suo "particolare" modo di pregare:

“Chiedo quello che voglio con amore e fiducia. E se vedo che non mi ascolta, mi avvicino a Lei, la tiro dal mantello e Le dico: se non me lo concedete, a forza di tirare, vi strapperò il manto. E allora mi ascolta”

Il presente di Claret, i missionari clarettiani

E l'opera del santo, continua ancora oggi. Ottobre 2019, Mese straordinario missionario, voluto da papa Francesco. E' così naturale pensare alla biografia del noto missionario Claret, e avere una particolare attenzione al mondo dei Clarettiani, l'ordine - appunto - missionario da lui istituito. Un ordine che si sviluppa in ben 25 nazioni. Una delle ultime iniziative dell'ordine, nel segno proprio della missione, della evangelizzazione tanto cara al fondatore, è avvenuta nel settembre scorso a Macao. Infatti, i sacerdoti Clarettiani nella diocesi di Macao hanno iniziato a diffondere copie dei Vangeli tra i non cristiani, incoraggiando la lettura, la riflessione e il confronto.

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA