religione

I medaglioni dei papi e i mosaici della basilica di San Paolo

Antonio Tarallo Ansa - ALESSANDRO DI MEO
Pubblicato il 18-11-2022

Festa della dedicazione della basilica

Nel Martirologio Romano troviamo scritto: “Dedicazione delle basiliche dei santi Pietro e Paolo, Apostoli, delle quali la prima, edificata dall'imperatore Costantino sul colle Vaticano al di sopra del sepolcro di san Pietro, consunta dal tempo e ricostruita in forma più ampia, in questo giorno fu nuovamente consacrata; l'altra, sulla via Ostiense, costruita dagli imperatori Teodosio e Valentiniano e poi distrutta da un terribile incendio e completamente ricostruita, fu dedicata il 10 dicembre. Nella loro comune commemorazione viene simbolicamente espressa la fraternità degli Apostoli e l'unità della Chiesa”. “San Francesco patrono d’Italia” vi accompagna alla scoperta di alcune curiosità sulle due basiliche romane, simbolo del Cristianesimo nel mondo.

Al di là del fiume Tevere, a due chilometri dalle mura aureliane, sorge la seconda basilica più grande - per dimensioni - di Roma: è la basilica intitolata all’Apostolo delle genti, Paolo di Tarso. Snella, monumentale ed elegante, la basilica di san Paolo si erge tra splendidi colori - quelli della sua facciata - che al tramonto si rivestono di una luce del tutto particolare. Intorno, i bianchi porticati, le verdi palme e il cortile dalle siepi perfettamente tagliate; davanti a tutto questo Eden terrestre, ieratica, vi è la statua dell’Apostolo Paolo, con la sua lunga spada, e il Libro dei libri, in mano.

Ma qual è la particolarità di questa stupenda basilica? Costruita nell’Ottocento, sul posto di una precedente distrutta da un incendio nel 1823, la basilica di san Paolo è la seconda più grande di Roma, dopo quella di san Pietro, ed è soprattutto ricca di tante curiosità tutte da scoprire. Prima tra tutte, quella di esporre al suo interno, lungo tutto il perimetro della basilica, tutti i ritratti dei Papi che si sono susseguiti da san Pietro in poi, immortalati in tondi (sono mosaici policromi) che corrono per il perimetro del sacro luogo, dalla sinistra dell’altare principale, in poi. Da lì inizia una sfilata di medaglioni che proseguono in alto a cornice su tutta la chiesa, sopra gli archi che dividono le navate, in un viaggio temporale tra storia, costume e moda dei secoli. Riusciamo ad avere così una sorta di libro dei pontefici, fino ai papi più recenti, quelli del nostro non lontano “ieri”, come Paolo VI a Giovanni Paolo II. Gli ultimi due raffigurati sono il papa emerito Benedetto XVI e Francesco, l’unico ad essere illuminato da un riflettore, a segno del suo attuale ruolo da capo della Cristianità.


La leggenda vuole che dopo essere stato martirizzato, san Paolo venne sepolto in una necropoli romana; la sua tomba divenne - fin da subito - oggetto di venerazione. Su di essa venne edificata una “cella memoriae” (una cella della memoria) che l'imperatore Costantino trasformò in una piccola basilica, consacrata nel 324 da Papa Silvestro I. Il sarcofago di san Paolo è tuttora visibile all'interno della Basilica e nel corso di recenti lavori è stata praticata una larga finestra sotto l’Altare Papale, che permette ai fedeli di poter vedere la Tomba dell’Apostolo con l'originale lastra tombale incisa.

Ma dall’interno della basilica con i suoi tondi dei pontefici e la tomba dell’Apostolo, spostiamoci all'esterno. Colpisce e affascina la facciata posta sopra il colonnato, decorata con dei sublimi mosaici eseguiti fra il 1854 e il 1874 su cartoni di Filippo Agricola e Nicola Consoni che si ispirarono a quelli della basilica originaria del X secolo.

Il mosaico è diviso in tre registi, in tre fasce: in quella inferiore, su sfondo oro, alternati alle finestre, vi sono raffigurati i quattro profeti dell'Antico Testamento: Isaia, Daniele, Geremia ed Ezechiele; sopra di questi, prima del cornicione, vi è una fascia con l'Agnus Dei, troneggia sul monte del Paradiso; da questo, nascono, sgorganti e rigogliosi, quattro fiumi, simbolo dei quattro Vangeli; accanto a questi fiumi, vengono colti - nell’atto di abbeverarsi - dodici agnelli, simboleggiano gli apostoli. Nel timpano triangolare, infine, vi è raffigurato Cristo benedicente posto in mezzo a San Paolo e San Pietro: è splendido, luminoso, colmo di pace e serenità. È Cristo che benedice il pellegrino che si accosta a questa sublime e divina basilica colma di storia, fede e arte.

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