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I cappuccini in campo per il Benin: gara di solidarietà a Recanati

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 30-11--0001

Una gara di solidarietà promossa presso il Convento dei Cappuccini di Recanati

Una gara di solidarietà promossa presso il Convento dei Cappuccini di Recanati. Si è svolta il 30 e 31 luglio nella cittadina delle Marche: un grande mercatino missionario etnico con antiquariato e oggetti vintage, il cui ricavato da destinare ad una casa religiosa per gli studenti in Benin e un dispensario farmaceutico nel poverissimo paese africano.

L'IMPEGNO DEI CAPPUCCINI

I frati Cappuccini delle Marche sono da anni impegnati al fianco dei più poveri del grande continente africano e in particolare nell’Etiopia e nel Benin.

Il Servizio Missioni Estere con sede a Recanati nasce proprio come supporto alle missioni dei cappuccini delle Marche ed è composto da una fraternità locale e altri frati della Provincia che collaborano dai propri conventi.

IL RUOLO DEI LAICI

I frati sono supportati da dei collaboratori laici che svolgono a tempo pieno il loro lavoro nell’ufficio e si rendono utili per le varie attività di animazione missionaria. Attorno ruotano anche tanti amici e benefattori che ciascuno a suo modo offre tempo e passione per lo svolgimento delle attività missionarie.

IN BENIN DAL 1986

La missione del Benin ebbe inizio dopo il capitolo svoltosi a Loreto nel 1986 dove i cappuccini marchigiani rispondendo all’invito del Ministro Generale p.Flavio Roberto Carraro, decisero di aprire una presenza nella Repubblica popolare del Benin, nella diocesi di Cotonou.

TRE OBIETTIVI

Il 4 ottobre del 1987, festa di San Francesco, partirono i primi quattro missionari alla volta del piccolo paese dell’Africa occidentale. I primi frati missionari si proposero tre obbiettivi: l’evangelizzazione come primo annuncio, la testimonianza del carisma francescano (con la implantatio Ordinis) e l’inserimento nella Chiesa locale.

LA NASCITA DELLA CUSTODIA

Il 10 Aprile del 1999 la missione beninese è stata eretta a Custodia del Benin. Tra le attività socio-umanitarie va segnalata la presenza degli orfanotrofi di Cotonou. Quella del Benin è una Chiesa giovane che sta crescendo e attualmente la Custodia conta, tra professi solenni e giovani in formazione, una cinquantina di frati. Da qui l’esigenza di aprire un’altra casa a Lokossa per accogliere le nuove vocazioni.

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