religione

Grazie alla regione Campania e all’abbazia di Montevergine che hanno donato l’albero e il presepe della Misericordia, dove abbiamo posto al centro le due bandiere di Palestina e Israele. Vorremmo davvero che fiorisse sempre di più la pace in questi territori, ma che fiorisse in tutto il mondo. I significati che volevamo esprimere sono effettivamente qui contenuti: la Campania che ci porta con la sua capacità di mettere insieme le differenze, ci porta i colori della creatività e dell’armonia. Il presepe napoletano, la natività è contestualizzata dentro la storia. La Campania ci porta anche con la sua, direi genialità, ci porta direttamente in quelle terre, dove ancora si combatte ci porta lì per cercare di riportare al cuore tutti gli uomini, perché possano ritrovare nel profondo del cuore il senso della vita e la pace nell’incontro. Noi apriamo il centenario dell’incontro del sultano con Francesco, in Egitto lo celebreremo il prossimo anno, ma oggi lo apriamo qui in questa serata, stiamo dicendo che è possibile ancora fare crescere e costruire la pace quando si desidera incontrarsi, nel profondo. Diventa una grande festa, della luce, di una pace che riparte da nostro essere insieme, da Assisi.

Queste le parole del Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti prima dell'accensione dell'albero e l'inaugurazione del presepe.