Le visite dei pontefici

16 ottobre 1978, viene eletto papa Giovanni Paolo II. 16 ottobre 1917, Kolbe fonda la Milizia
16 ottobre 1978, 16 ottobre 1917. Le due date che così potrebbero sembrare alquanto diverse, hanno "di sottotraccia", un legame profondo. L'importante data compare in due anni diversi. Cosa alquanto evidente. Ma, forse, potremmo trovare in queste due date un filo rosso che le lega, in quell'imprescrutabile, misterioso piano di Dio. È il filo della santità.
I due personaggi hanno vissuto la seconda guerra mondiale e si trovano entrambi nella gloria degli altari. San Giovanni Paolo II veniva eletto oggi, nel 1978. Quarantuno anni fa. San Massimiliano Kolbe fondava la Milizia dell'Immacolata nel 1917. Centodue anni fa.
Ma c'è un altro dato che va evidenziato: entrambi, provenienti dalla martoriata terra della Polonia, invasa dai tedeschi, durante il secondo conflitto mondiale. Massimiliano Kolbe morirà prendendo il posto di un padre di famiglia, in un lager nazista. E, così, continua il filo "rosso" di santità.
Il pontificato di Giovanni Paolo II si andava ad inserire in un contesto storico, assai dedicato: era stato chiuso da non tanti anni, il Concilio Vaticano II, di cui ancora dovevano essere interpretati e vissuti i rivoluzionari accadimenti dall'intera Chiesa cattolica; Wojtyla, inoltre, veniva dopo il breve pontificato di Giovanni Paolo I; ma - soprattutto - il muro di Berlino che era ancora lì, come traccia della divisione del mondo in due blocchi politici ben definiti.
Altro dato particolare che è necessario evidenziare: è stato proprio Giovanni Paolo II, polacco come San Massimiliano, a chiudere il processo di canonizzazione che si era aperto con Paolo VI. Queste furono le parole che il pontefice pronunciò in occasione della sua canonizzazione, il 10 ottobre 1982:
"Glorifichiamo dunque oggi la grande opera di Dio nell’uomo. Di fronte a tutti noi, qui riuniti, padre Massimiliano Kolbe alza il suo “calice della salvezza”, nel quale è racchiuso il sacrificio di tutta la sua vita, sigillata con la morte di martire “per un fratello”. A questo definitivo sacrificio Massimiliano si preparò seguendo Cristo sin dai primi anni della sua vita in Polonia. Da quegli anni proviene l’arcano sogno di due corone: una bianca e una rossa, fra le quali il nostro santo non sceglie, ma le accetta entrambe. Sin dagli anni della giovinezza, infatti, lo permeava un grande amore verso Cristo e il desiderio del martirio. Quest’amore e questo desiderio l’accompagnarono sulla via della vocazione francescana e sacerdotale, alla quale si preparava sia in Polonia che a Roma. Quest’amore e questo desiderio lo seguirono attraverso tutti i luoghi del servizio sacerdotale e francescano in Polonia, ed anche del servizio missionario nel Giappone".
La missione continua, per entrambi, e si rinnova di giorno in giorno. E, possiamo ben dirlo, oggi, 16 ottobre, ancora di più.
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