Francescani conventuali di Alcamo in festa per gli anniversari di tre frati
La comunità conventuale di San Francesco d’Assisi di Alcamo è in festa. Giovedì prossimo 15 settembre nel corso di una concelebrazione eucaristica la comunità ringrazierà il Signore per il dono della vita religiosa. In particolare celebra il giubileo di vita religiosa con 50 anni di professione ( di cui 17 vissuti ad Alcamo) il parroco fra Pasquale Lima; 25 di professione religiosa fra Salvatore Pietro M. Buttaci e il primo anniversario di sacerdozio, il vicario parrocchiale, fra Antonino Arena.
La concelebrazione eucaristica si terrà alle ore 19.00 e sarà presieduta dal Ministro provinciale dei Conventuali fra’ Giambattista Spoto.
Nonostante che la tradizione storiografica, testimoniata dal p. P. Ridolfi da Tossignano (1586), dal Wadding (1625), dal p. F. Cagliola (1644) e dallo storico Alcamese Ignazio De Blasi (sec. XIX), attribuisca la fondazione del nostro convento di Alcamo al b. Angelo da Rieti, compagno di S. Francesco, e lo faccia risalire al 1224-1226, tuttavia esso con certezza fu acquisito alla Provincia il 9 luglio 1348, come indubitabilmente fa fede la bolla di Clemente VI, che concede al Ministro provinciale e ai Minori di Sicilia di “ricevere un luogo nella terra di Alcamo, per edificarvi un convento ed una chiesa”. Della costruzione originaria rimane ben poco: la torre campanaria ed alcune aperture ad arco acuto tipiche dell’epoca, venute alla luce dopo gli ultimi lavori di restauro.
Da atti notarili del 1379-1380 sembra che la chiesa, che già dava il nome al quartiere di san Francesco, avesse subìto un primo rifacimento. Prima del 1414 la famiglia Raja vi aveva una cappella dedicata a san Marco, poi amministrata dai Giurati di Alcamo e demolita con i suoi tesori d’arte (tranne la statua di san Marco di Antonello Gagini) nel rifacimento subìto dalla chiesa e dal convento tra il 1608 e il 1648.
Nel 1608 il convento infatti fu demolito e ricostruito da fra Tommaso Fazio e nel 1616 fu aperto il tratto del corso IV aprile oggi sboccante nella Porta Palermo.
Nel 1716 la chiesa fu ingrandita e abbellita; nel corso dell’800 vi si aggiunsero stucchi di scarso valore artistico.
Dopo la soppressione del 1866, la chiesa è stata officiata per molti anni da p. Antonio Rimi, francescano Conventuale Alcamese e poi dal sacerdote diocesano Antonino D’Angelo per circa 40 anni, fino al 1954.
Nel settembre del 1961, ad opera del Ministro provinciale p. Ermenegildo Giarrizzo, vennero restituite ai frati la chiesa e parte del convento. Per le pratiche di riapertura del convento e della chiesa fu delegato il p. Bonaventura Guzzardi.
La chiesa è stata eretta a parrocchia il 4 ottobre 1969, giorno della solennità di san Francesco d’Assisi.
Nel 1968 chiesa e convento subirono forti danni a causa del sisma, per cui furono avanzate presso il Ministero dei Lavori Pubblici le pratiche per il restauro. Dopo serie difficoltà, finalmente dette pratiche furono accolte, tramite l’interessamento del MRP. Giuseppe Fiasconaro, Ministro provinciale. Iniziarono i lavori di restauro il 15 maggio 1975 e, alla distanza di un anno, i lavori furono ultimati sia per quanto riguardava la chiesa che il convento. Questo ultimo rifacimento ha riportato la chiesa alla semplicità settecentesca. (www.alqamah.it)
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