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FORTUNATO: IL DIBATTITO NON MANCA PER IL NUOVO FILM SU FRANCESCO

Enzo Fortunato
Pubblicato il 30-11--0001

Protagonisti sono Francesco, Elia e i compagni di cui si narra la vicenda umana e spirituale. Peccato i tre strafalcioni storici

IL SOGNO DI FRANCESCO

Il film muove i passi dal testo "Dall'intuizione all'istituzione. Francescani"  di Theophile  Desbonnet autore francese e non poteva essere diversamente che dal momento che la regia è d'altralpe. Un testo che consiglierei di leggere per comprendere nel midollo questo film che propone, sul grande schermo, la vicenda francescana -  più che di Francesco - nel suo passaggio che l'ha portata ad essere ciò che Giotto ha affrescato nella Basilica del Poverello di Assisi: un Francesco che regge la Chiesa dal di dentro. Senza la Chiesa, l'intuizione di Francesco e sua vicenda sarebbe stata derubricata ad un momento storico e non avrebbe avuto "la fortuna" che essa gli ha assicurato. E' l'azione dello Spirito Santo che ha agito nella vita dell'Assisiate, nella vita dei Compagni e nella vita della stessa Ecclesia.

Formalmente il film propone una  fotografia curata e contenuti che manifestano il travaglio della vita di un Ordine che ha scompaginato la Chiesa del suo tempo - corrotta e impudica -mettendola in crisi nelle sue fondamenta. La testimonianza di Francesco l'ha riportata, col suo esempio e senza accusarla, nei ranghi. Il Santo manifesta la sua fedeltà alla Chiesa senza se e senza ma sia nella Regola Bollata che in quella Non Bollata. Il resto è espediente per rendere il film avvincente.

Protagonisti del film sono Francesco, Elia e i compagni di cui si cerca di narrare la vicenda umana e spirituale. Più precisamente il "travaglio" che la storia mette in luce fin dall'inizio. La bolla Cum secundum consilium né è  un a testimonianza perché invita Francesco a istituire l'anno di noviziato per non mandare i frati allo sbaraglio.

Parto dal presupposto che gni regista legga da un suo punto di vista la vicenda di Francesco un po' come le sue biografie approfondiscono temi diversi. Difficile, anche se sarebbe auspicabile, riuscire a dare una visione complessiva del Santo. Il film sceglie un tema preciso ma rischia di essere troppo focalizzato su alcuni aspetti anche se è da apprezzare ogni sforzo che non può che giovare al dibattito e all'approfondimento, nonché all'attualità del Poverello.

Il tema portante del film è la dunque la stesura della regola francescana e la riabilitazione umana della figura di Elia, per decenni considerato colui che aveva "minato" le basi del francescanesimo . Poca cosa gli sembrava fare qualche modifica alla Regola se questo avrebbe garantito pace nell'Ordine e con il prossimo. Ma sa anche che  la portata rivoluzionaria di Francesco verrà sminuita. Il cardinal Ugolino incalza nei loro numerosi dialoghi "se fai le modifiche Francesco sarà ricordato nei secoli altrimenti sarà solo un eretico". Elia vive una crisi di coscienza: seguire il maestro - ormai cieco e troppo debole ma forte nella sua idea di non modificare la regola - o dare pace sociale all'Ordine? Purtroppo non ci è dato sapere con assoluta precisione la verità sulle dinamiche accadute. Il film si prende qualche licenza di troppo, come quella della preghiera "fa di me uno strumento della tua pace" che, come noto, risale al 1900, oppure lo storicamente infondato tentato suicidio di Elia.  Le poche battute finali della pellicola mostrano il compagno del Santo cancellare le parti più spinose della Regola. Un Francesco ignaro e un Elia tormentato chiudono il film che redime umanamente quest'ultimo, perseguitato dai dubbi e da un amore forte verso Francesco ma soprattutto sottolinea ancora un volta l'importanza del pensiero francescano che ancora oggi mostra la sua audacia, l'essere un passo avanti tanto che sembra quasi che sia il nostro egoismo, i nostri limiti di esseri umani a rendere inattuabile l'utopia, il sogno di Francesco.

Se qualcuno mi chiedesse "ti è piaciuto il film" Direi:  un po' si e un po' no ma rimane per tutti la frase di apertura di Frate Elia: volevo aiutarlo a costruire un mondo migliore. In fondo Francesco punta a questo con Cristo nel cuore.

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