religione

Dove nacque il primo convento francescano in Sardegna

VistaNet
Pubblicato il 05-10-2020

La Sardegna è stata tra le prime terre “conquistate” dalla parole del Santo protettore degli animali

Il 4 ottobre, è l’onomastico di San Francesco di Assisi, patrono d’Italia e fondatore dell’ordine monastico che porta il suo nome. Un ordine monastico che a partire dall’esempio del poverello di Assisi, si è diffuso in pochissimo tempo in tutto il mondo, diventando una delle congregazioni religiose più conosciute del pianeta. La Sardegna è stata tra le prime terre “conquistate” dalla parole del Santo protettore degli animali e predicatore della preghiera in povertà. I francescano arrivarono nell’Isola tramite la Toscana e poi la Corsica. Il primo nucleo si stabilì a Cagliari.

Quale miglior luogo per portare avanti la loro opera di predicazione di un colle immerso nella natura a due passi dalla città? I primi francescani sardi scelsero infatti la zona di Bonaria come luogo in cui erigere il proprio Convento. Siamo intorno al 1220 circa, poco più di 10 anni dopo la fondazione dell’Ordine Francescano. Secondo un atto notarile del comune di Pisa è questo il momento in cui i seguaci della parola di Giovanni di Pietro di Bernardone, poi diventato Francesco, giungono in Sardegna.

A raccontare questo fatto storico è il sito “Luoghi francescani in Sardegna”: «La chiesa dove si installarono, di cui oggi non resta traccia, si trovava nei pressi dell’ingresso dell’attuale cimitero di Bonaria, sull’omonimo colle, proprio davanti alle grotte dove i frati inizialmente si rifugiarono – si legge sul blog -. Questa collocazione geografica rispetto al centro di Cagliari è una scelta tipicamente francescana: su un colle, in periferia, non dentro la città, ma neanche troppo lontano da essa. I primi francescani infatti preferivano luoghi dove poter godere il silenzio amico della preghiera, ma non potevano stare troppo distanti dal centro abitato, quale fonte di sussistenza e luogo in cui annunciare il Vangelo. Non a caso, per esempio, subito dopo approdarono all’eremo di Luogosanto, nel Sassarese, intitolato ai santi Nicola e Trano, e incastonato tra le rocce qualche chilometro sopra il paese».

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