Dichiarate le virtù eroiche di frate Pinzetta: la beatificazione è più vicina
Lo scorso 7 maggio 2019 i Cardinali e i Vescovi durante la Sessione Ordinaria della Congregazione delle Cause dei Santi, hanno riconosciuto che il Servo di Dio Salvator Pinzetta, al secolo Erminio, (1911-1972) ha vissuto in maniera eroica le virtù teologali (fede, speranza e carità), cardinali (fortezza, giustizia, prudenza, temperanza) e quelle del suo stato di consacrato (povertà, castità e obbedienza).
Il 13 maggio 2019 il Santo Padre Francesco ha autorizzato la Congregazione della Cause de Santi a promulgare il relativo Decreto super virtutibus. Ora per la sua beatificazione è necessario presentare un fatto straordinario/miracoloso ottenuto per intercessione del Venerabile Servo di Dio.
Il Servo di Dio nacque il 29 luglio 1911 a Casca, nello Stato di Rio Grande do Sul, in Brasile, secondo di 13 figli, da Fiorentino Pinzetta e da Isabella Romani, le cui famiglie erano originarie della provincia di Mantova (Italia)ed emigrate in Brasile nella seconda metà del XIX secolo. Trascorse i suoi primi 33 anni di vita aiutando la famiglia nel lavoro dei campi e nell’allevamento del bestiame distinguendosi per una vita virtuosa e per devozione alla Madonna e a San Luigi Gonzaga.
Nel febbraio 1944, incoraggiato dal cappuccino fra Alessandro Studzinki, il Servo di Dio trascorse un periodo di meditazione e preghiera nel convento dei Cappuccini di Marau. Maturata la decisione di entrare nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, il 6 maggio 1944 fu accolto nel convento di Flores de Cunha. Il 5 gennaio 1945, sempre nello stesso convento di Flores de Cunha, iniziò il Noviziato come fratello laico, rivestendo l’abito e ricevendo il nome religioso di fra Salvatore da Casca. Emessi i Voti temporanei trascorse i primi due anni di vita religiosa nel convento San Francesco di Assisi di Garibaldi. Nel gennaio 1948 fu nuovamente trasferito nel convento di Flores de Cunha, dove il 6 gennaio 1949 emise la Professione perpetua. Al Servo di Dio, negli anni 1949-1962 furono dati diversi incarichi: coltivare l’orto conventuale, la vigna per produrre il vino per la Messa, portinaio, cuoco, coordinatore dei lavori manuali dei novizi
Nel 1953 il Servo di Dio si iscrisse all’Associazione degli Schiavi di Maria. Stimato in fraternità era soprattutto amato dal popolo per la sua bontà e mitezza. Il 6 gennaio 1961 fu nominato Maestro dei novizi fratelli laici, servizio che svolse senza smettere gli altri umili lavori.
Nel nuovo clima conciliare, il 22 aprile 1970 il Vescovo di Caxias do Sul, mons. Benedito Zorzi, conferì al Servo di Dio il mandato di Ministro Straordinario dell’Eucaristia per la parrocchia di Flores de Cunha. Fra Salvatore fu fedele a questo nuovo compito con esemplare devozione verso l’Eucarestia e verso gli ammalati, che visitava sia nel loro domicilio sia nell’ospedale della città: Il 19 marzo 1971 gli fu affidato l’incarico di promuovere la pastorale degli infermi per formare i nuovi Ministri straordinari dell’Eucaristia.
Il 30 maggio 1972 il Servo di Dio avvertì un forte dolore alla testa e chiese di potere essere dispensato dalla partecipazione al Capitolo locale della fraternità. Il giorno successivo, 31 maggio 1972, come era solito fare, partecipò nell’ospedale Fatima di Flores de Cunha, alla S. Messa delle ore 6,30. Tornato in convento ebbe un malore e fu riportato nell’ospedale dove fu ricoverato per emorragia cerebrale. Qui morì il 31 maggio 1972 alle ore 18,00.
Lo scarno epitaffio sul suo sepolcro: semplicità, preghiera, lavoro, illustrano l’essenza e il segreto della vita del Servo di Dio che ha saputo incarnare i valori dell’essenzialità e dello svotamento di sé stesso, unendovi l’umiltà, la letizia e la serenità, pilastri del francescano. Il Servo di Dio visse in modo straordinario le piccole responsabilità della vita ordinaria nella continua ricerca della santità. www.ofmcap.org
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