La risposta ai bisogni dell'umanità si chiama conversione ecologica
L'intervento di padre Enzo Fortunato
Qualche mattina fa mi ha telefonato un ragazzo, si chiama Luigi. Di Foggia. Mi dice che ha perso il lavoro, sta andando avanti con lavoretti occasionali... e che non riesce più a pagare il suo affitto di 420 euro. Verrà sfrattato e si troverà in mezzo alla strada. Ecco le storture del sistema economico che viviamo. È come uccidere una nuova speranza che cerca di trovare la sua strada nel mondo. So che questo esempio è solo la punta di un iceberg. Certo si potrebbe fare una colletta, ma questo non basterebbe; bisogna correggere il sistema a monte. È proprio con questa speranza, rendere l'economia più solidale, che The Economy of Francesco ritorna ad Assisi a due anni dalla sua nascita. Il prossimo 2 ottobre, in diretta streaming con i giovani collegati dai 5 continenti, il videomessaggio di Papa Francesco aprirà l'appuntamento internazionale. È confermata la presenza, tra gli altri, di personalità di fama internazionale con cui i giovani hanno costruito dialoghi fruttuosi in questi mesi: Vandana Shiva, Jennifer Nedelsky, Partha Dasgupta, Sabina Alkine, Helen Alford e Jeffrey Sachs che sarà con noi. Previsto anche il contributo dello scienziato, Stefano Mancuso, direttore del Laboratorio di Neurobiologia Vegetale di Firenze e secondo il «New Yorker» uno dei World changer del pianeta.
La Laudato si' ci ha insegnato che non si può separare il problema del cambiamento climatico dal problema della povertà. Perché è evidente che i primi che subiranno le conseguenze di carestie e siccità, i primi che avranno le vite sconvolte da un progresso senza rispetto del creato saranno i più poveri. L'enciclica introduce nel linguaggio teologico il concetto di global commons, ovvero di beni materiali e immateriali che appartengono a tutta l'umanità e a tutte le generazioni. Beni destinati alla giustizia sociale e non all'incremento del profitto. Acqua, aria, biodiversità: tutto ciò non può dipendere dal settore finanziario e non possono essere le logiche di quest' ultimo a deciderne le sorti. Tanto più che da questi beni dipende la sopravvivenza dell'umanità. E, come dice Papa Francesco, «ogni creatura ha il suo scopo. Nessuno è superfluo». Ma perché questa verità possa prima influenzare e poi trasformare l'economia è necessaria quella che Papa Francesco chiama «conversione ecologica». La via che noi tutti dovremmo cercare di percorrere stata chiaramente indicata da nella Laudato si': «Conosciamo bene l'impossibilità di sostenere l'attuale livello di consumo dei Paesi più sviluppati e dei settori più ricchi delle società, dove l'abitudine di sprecare e buttare via raggiunge livelli inauditi. Già si sono superati certi limiti massimi di sfruttamento del pianeta, senza che sia stato risolto il problema della povertà». È da questa consapevolezza che dobbiamo ripartire per rispondere a due questioni - la povertà e lo sfruttamento del pianeta - che sono diventati una unica immensa ipoteca sul nostro futuro. (Il Sole 24 Ore)
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