Caro Padre Fortunato,
la beatificazione di Carlo Acutis ha risvegliato la presenza di Gesù nell'eucaristia. Il Signore si è servito di un fanciullo, della sua purezza, affinché fossero divulgati i numerosi miracoli eucaristici avvenuti in Italia e nel mondo. 

A tal riguardo, ricordo il compianto Padre Antonio Giannini, rettore della basilica di San Francesco di Siena, luogo che custodisce il tesoro eucaristico permanente delle Sacre particelle incorrotte, era un uomo di Dio, un Apostolo di Gesù. Tutta la sua vita l'ha dedicata a dimostrare la “presenza” di Dio. In questo periodo tutto ciò è ravvivato dalla beatificazione di Carlo Acutis, ed è un segno che dobbiamo raccogliere la sua eredità spirituale affinché le meraviglie che il Signore ha operato siano testimonianza che Gesù è vivo, che va ringraziato, adorato e glorificato. Dobbiamo farlo in ogni momento, anche nel più buio della nostra vita. Volevo condividere questo mio pensiero con te. Grazie una preghiera per me e la mia famiglia. Gaetano. 

 

Caro Gaetano,

i santi sono testimoni della bellezza dell’essere uniti a Cristo. Carlo è per noi un esempio così fulgido, tanto da accecarci e renderci piccoli, più di lui. La testimonianza di questo confratello di cui parli mi rende felice e mi rasserena, perché sapere che ci sono tanti buoni sacerdoti al vostro fianco è un conforto.

“L’eucaristia è l’autostrada per il cielo” e ti auguro di percorrerla sempre, con gli occhi di Carlo e lo stile di Francesco. C’è una riflessione del giovane Carlo Acutis che vorrei condividere con te: “La nostra meta deve essere l’infinito, non il finito. l’infinito è la nostra patria. Da sempre siamo attesi in cielo”

Ogni bene,

P. Enzo