Caso Diciotti. M5s al voto online. Salvini: governo avanti in ogni caso

Redazione Ansa
Pubblicato il 18-02-2019

Matteo Salvini è arrivato in Sardegna, per la sua tournée elettorale in vista del voto regionale di domenica prossima. E deve parlare del caso Diciotti, nel giorno in cui i 5Stelle annunciano ufficialmente sul blog la consultazione dei militanti sul processo contro il ministro dell'Interno.

 

Più tardi, intervistato a Non è l'Arena, offre garanzie sulla tenuta del governo: "Nessuna crisi in caso di processo, il governo andrà avanti. L'Italia va avanti a prescindere da quello che si deciderà su Salvini. Non sono così importante da decidere le sorti del Paese".

 

Gli iscritti del M5S potranno votare sulla piattaforma Rousseau per il caso Diciotti oggi dalle 10 alle 19.

 

"Non è - si spiega sul blog - il solito voto sull'immunità. Di quei casi si occupa l'art. 68 della Costituzione, e su quelli il M5S è sempre stato ed è inamovibile: niente immunità, niente insindacabilità. Questo è un caso diverso: stiamo parlando dell'art. 96 della Costituzione. E' un caso senza precedenti perché mai in passato la magistratura ha chiesto al Parlamento di autorizzare un processo per un ministro che aveva agito nell'esercizio delle sue funzioni".

 

Il quesito della consultazione online recita: "Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari Paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato? - Sì, quindi si nega l'autorizzazione a procedere - No, quindi si concede l'autorizzazione a procedere".

 

"Se voti Si vuol dire No. Se voti No vuol dire Si. Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste!", ironizza Beppe Grillo in un tweet. Grillo cita il celebre paradosso del romanzo Comma 22 (dove la facoltà di scegliere è solo apparente) e la sindrome che indica, in una persona, il disprezzo per chi è considerato avere un maggior successo.

 

"Nessun allarmismo" sul quesito sulla Diciotti pubblicato su Rousseau. "La questione è semplice. La risposta chiesta agli iscritti per il voto è uguale a quella che sarà chiesta martedì ai senatori della Giunta. Cioè se in quel caso si sia agito o meno "per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di Governo". Lo precisa il blog del M5S spiegando che "proprio questa complessa articolazione dimostra che non stiamo parlando dell'immunità di un politico".


Avvenire 


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