A Ginevra la prima Messa cattolica nella cattedrale presa da Calvino

Andrea Gagliarducci Wikimedia Commons
Pubblicato il 22-11-2021

Nel marzo 2022  

La prima data fissata era il 29 febbraio 2020, inizio della Quaresima. Poi, scoppiò la pandemia. Si pensava le cose stessero andando meglio, e si fissò un rinvio al 30 maggio, giorno di Pentecoste. La situazione dei contagi non lo permise. Rinviata a data da destinarsi nel 2021, ora è stato deciso che la prima Messa cattolica nella Cattedrale di St. Pierre di Ginevra sarà il 5 marzo 2022, inizio della Quaresima. Si torna così, con due anni di ritardo, al progetto originale. Sperando che non ci saranno nuovi intoppi a quello che si presenta come un progetto storico.

La parrocchia protestante di St. Pierre ha annunciato la nuova data in un comunicato dello scorso 11 novembre. “È una gioia per noi – si legge nel comunicato – onorare finalmente l’invito lanciato due anni fa alla comunità cattolica romana. Ed è una grazia poter finalmente vivere questo momento importante di fraternità tra le nostre comunità”. Sia la cattedrale di St. Pierre che quelle di Losanna hanno mantenuto la denominazione cattolica di cattedrale nonostante siano passate ai protestanti nel 1536. Dal 1821, la diocesi di Ginevra fu unita a quella di Losanna, il cui vescovo risiedeva a Friburgo dal XVII secolo. E solo dal 1924 la diocesi ricevette il nome attuale di Losanna, Ginevra e Friburgo.

Ancora non si sa in quali modalità sarà celebrato il 5 marzo. Si pensava, originariamente, anche alla presenza del Cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, che al primo annuncio aveva detto che la possibilità di celebrare una Messa cattolica a St. Pierre era da considerarsi “un grande simbolo dell’unità dei Cristiani". È dal 1536 che non si celebra una Messa nella chiesa. I rapporti tra cattolici e protestanti, con il tempo, sono diventati molto buoni, ed è stato questo clima di ecumenismo che ha accolto Papa Francesco alla sua visita a Ginevra il 25 giugno 2018.

Di fatto, però, Ginevra è rimasta comunque una capitale protestante, la città dove viveva Giovanni Calvino. E infatti, nonostante l’importanza della città, Ginevra non è diocesi dal 1801, quando sui cattolici si abbatté anche la scure dei rivoluzionari francesi, che la cancellarono e la assorbirono nella diocesi Monte Bianco, fino a sopprimere tutto il culto cattolico nella città. Se a Losanna c’è già stata una Messa cattolica nella antica cattedrale di Notre Dame una quindicina di anni fa, questo non era mai avvenuto a Ginevra.

L’idea della Messa a St. Pierre nasce a seguito di un invito della parrocchia protestante di Saint-Pierre Fusterie, e il pastore Emmanuel Fuchs, presidente della Chiesa protestante di Ginevra, ci ha tenuto a sottolineare che, sì, ci sono state cerimonie ecumeniche a San Pietro, ma è la prima volta che vengono completamente consegnate le chiavi della cattedrale ai cattolici. Una cattedrale dal peso simbolico importante, perché Giovanni Calvino la scelse come sua sede negli anni in cui era a Ginevra – e la “sedia di Calvino” è ancora in bella mostra in cattedrale.

Ma a Ginevra, roccaforte del protestantesimo che veniva anche definita la "Roma protestante", i cattolici sono diventati più numerosi dei riformati a partire dagli anni '50-'60 con l'arrivo soprattutto di immigrati italiani, spagnoli e portoghesi. L'inizio della riforma viene situato nel 1535, quando, l'8 agosto, Guillaume Farel predicò per la prima volta davanti a una folla enorme, malgrado il divieto dei magistrati. Nel pomeriggio dello stesso giorno alcuni iconoclasti devastarono la cattedrale di Saint-Pierre distruggendo statue e immagini che non erano in conformità con il nuovo culto. La riforma venne poi proclamata ufficialmente il 21 maggio 1536. (Acistampa)

 

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