Lettere al direttore

LA INVENTIO DELLE STIMMATE

Redazione
Pubblicato il 02-01-2018

Egregio padre Fortunato, grazie della rivista anche se al momento non ho soldi da inviarle. La dott.ssa Frugoni dice in un libro sulle fonti francescane che le stimmate di San Francesco non erano reali “…ma semplici ferite, piaghe, in un corpo devastato dalle malattie…e che le stimmate furono un’invenzione dei confratelli”. Non so come possa ribaltare una tradizione così consolidata come le fonti francescane. Vi invio un mio disegno di San Francesco. Cordiali saluti  Pasquale


Carissimo, la tua lettera ci aiuta a proporre una riflessione seria sulle stimmate di san Francesco. Anche io ho avuto modo di dialogare con la prof.ssa Frugoni e feci la tua stessa obbiezione. Lei mi fece comprendere che la terminologia “invenzione” non riguarda la menzogna delle stimmate, ma proviene da inventio che significa scoperta dell’altro, di Dio e di esempi di santità. Vi propongo nella speranza che possano essere utili a chi ci legge in questo momento le parole che Frate Elia usò per annunciare a tutto l’ordine le stimmate di san Francesco: “Ed ora vi annuncio una grande gioia, uno straordinario miracolo. Non si è mai udito al mondo un portento simile, fuorché nel Figlio di Dio, che è il Cristo Signore. Qualche tempo prima della sua morte, il fratello e padre nostro apparve crocihsso, portando impresse nel suo corpo le cinque piaghe, che sono veramente le stimmate di Cristo. Le mani e i piedi di lui erano trafitti come da chiodi penetrati dall'una e dall'altra parte, e avevano delle cicatrici dal colore nero dei chiodi. Il suo fianco appariva trafitto da una lancia, ed emetteva spesso gocciole di sangue”. Un caro saluto di pace e bene

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