CONDIVIDERE CON VOI UNA MIA GRANDE GIOIA
Carissimo padre Enzo,
mi chiamo Francesco e faccio parte della Gi.Fra di Parma da più di due anni e grazie a que- sta fraternità mi sono avvici- nato molto di più alla chiesa e alla parola di Nostro Signore. Adesso ho scoperto la vera bel- lezza del volto di Cristo. Avrei voluto conoscere prima la fra- ternità francescana perché mi rendo conto di tutto quello che una persona si perde nella vita stando lontano da Cristo, di tutta la sua bellezza, di tutto l’amore che può darci nostro Signore. Grazie alla Gi.Fra sono venuto due volte ad Assisi e Santa Maria degli Angeli per partecipare ai corsi rivolti ai gio- vani che fanno le suore. Assisi trasmette una gran pace dell’a- nima e al cuore, che nessun al- tro posto riesce a trasmettere; ti fa vivere dei momenti sereni e di profonda spiritualità. Oggi vi scrivo questa lettera per con- dividere con voi una mia gran- de gioia: il 1 giugno 2017 mi sposo. Lei si chiama Giusy, è una ragazza con una profonda fede. Siamo pronti per vivere la nostra vita insieme seguen- do la via di Cristo e la parola di Nostro Signore. Siamo pronti a crescere insieme nella fede ed educare i nostri figli, che spero Dio ci vorrà donare, nell’amore e nella fede cristiana. Il nostro matrimonio si svolgerà presso la chiesa di Madre di Palma di Montechiaro. Vi chiedo di pre- gare per me e Giusy, per la no- stra vita insieme, per la nostra crescita spirituale e per la no- stra serenità. Potreste inviarmi una preghiera o benedizione del nostro san Francesco da poter leggere il giorno delle nozze? Vi ringrazio e vi saluto con pace e bene fratelli.
Francesco (AG)
Caro Francesco,
intanto i nostri più cari auguri per questo passo importante. È stato lo stesso Papa Bergo- glio a dire che “l’immagine di Dio sono l’uomo e la donna insieme. Non solo l’uomo” e tu stesso nella lettera sotto- linei gli elementi portanti di un matrimonio quando parli di “pregare insieme” di “cresci- ta spirituale” e di “serenità”. “Pregare insieme” riguarda la fede, roccia e base della nostra vita. È come la bussola che consente di orientarci. La “crescita” della quale parla anche l’evangelista quando narra che “Gesù cresceva in sapienza e grazia”. Ciò significa anche ac- cogliersi l’un l’altro per quello che si è. Infine la “serenità”, di cui tu parli, cioè il lavoro che dà la possibilità di vivere bene in famiglia. Ti auguro tutto questo e porto le intenzioni che hai nel cuore nella preghiera sulla tom- ba di san Francesco.
Un caro saluto di pace e bene
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