Iran/Chiude chiesa A Teheran i Pasdaran ordinano la chiusura
Una delle chiese cristiane di Teheran è stata chiusa su ordine dell'intelligence dei Guardiani della Rivoluzione, i Pasdaran. Si tratta della chiesa di Jannat Abad, situata nella zona ovest della capitale iraniana, riferisce il sito d'informazione dei cristiani iraniani, "Mohabbatnews", spiegando che da alcuni mesi il controllo delle chiese è passato dal ministero della Cultura all'intelligence dei Pasdaran, i quali stanno aumentando le pressioni sui cristiani, chiudendo numerose chiese e dando la caccia ai convertiti. Stando al sito, i responsabili dell'intelligence avrebbero intimato alcuni giorni fa ai responsabili della chiesa di provvedere chiuderla, evitando così un loro intervento coercitivo.
La chiesa Jannat Abad da alcuni anni aveva iniziato a celebrare la messa in lingua farsi, ospitando spesso i cosiddetti nuovi cristiani. Lo scorso anno, su ordine del ministero dell'Intelligence, era scattato il divieto per diverse chiese situate a Teheran di celebrare la messa in farsi. Per "Mohabbatnews" le restrizioni governative nei confronti delle chiese hanno provocato il proliferare di chiese clandestine. Negli ultimi anni sono aumentate in modo considerevole le conversioni, soprattutto tra i giovani, dall'Islam ad altre religioni come cristianesimo, zoroastrismo e fede bahài. Stando ai siti d'opposizione, negli ultimi tre anni oltre trecento iraniani convertiti al cristianesimo sarebbero stati arrestati. La sharia islamica, che pure tollera i cristiani di nascita, non consente la conversione dall'Islam, punibile anche con la pena capitale.
Pertanto molte conversioni avvengono in segreto. Secondo le stime ufficiali, i cristiani in Iran sono circa 150mila e vivono principalmente a Teheran, Isfahan e Shiraz. Inoltre cinque uomini appartenenti alla confraternita sufi sono stati arrestati nella città iraniana di Gherash, nella regione Fars. Lo riferisce il sito attivo nell'ambito dei diritti umani 'Heranà, spiegando che Ahmad Esmaili, Ezat Rahimi, Farhad Esmaili, Qazanfar Alivand e Omid Rahimi sono stati arrestati dall'intelligence iraniana e si trovano nel carcere di Gherash. L'imam del venerdì della città di Gherash ha minacciato ieri i membri della confraternita, definendoli «miscredenti che dovrebbero essere puniti in base alla sharia islamica».Stando al sito, su ordine dell'imam sarebbero scesi in piazza diversi iraniani sciiti inneggiando contro
le confraternite, creando così un clima di tensione.
Con la rivoluzione islamica del 1979, le correnti mistiche dell'Islam, tra cui quella sufi, sono state marginalizzate dal clero sciita dominante. Negli ultimi mesi le condizioni di questa minoranza si sono aggravate con l'arresto di decine di seguaci, come riferisce il sito 'Majzubane Nur'. Il rapporto tra il clero sciita e i mistici persiani è stato sempre conflittuale. Il clero sciita non condivide la linea interpretativa dell'Islam dei sufi, accusandoli di 'miscredenzà. Il misticismo ha origini antiche in Iran ed è stato sempre una corrente critica dell'ortodossia religiosa e per questo motivo perseguitato.(La Stampa)
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