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Quando Abu Mazen e Shimon Peres parlarono di pace ad Assisi

Redazione
Pubblicato il 30-11--0001

INTERVISTA A SIMON PERES, L'UMANITA' SI E' UNITA CON SAN FRANCESCO


Che cosa l'ha colpita maggiormente nella sua visita ad Assisi e nella Basilica di san Francesco? Che cosa rappresenta per lei San Francesco?


Il significato di questo luogo, della storia di Assisi, di questa Basilica è la più grande dimostrazione di una umanità che sta tutta assieme, di amore, modestia e speranza.

La storia ha unito il destino, ha realizzato la reale unione di questa città con la Basilica.

Ci sono temi comuni tra San Francesco e l'ebraismo come la povertà, l'amore per il creato e la ricerca della pace. Come possono essere sviluppati assieme?


I temi di Assisi sono vicini al popolo ebraico: la lotta alla povertà, l'amore per il creato, la ricerca della pace sono temi di spiritualità e penso che il mondo debba tornare a questa spiritualità; siamo tornati troppo pragmatici, troppo materialisti e poco spirituali, penso che la gente voglia questo anche se poi cerca cose materiali.

La famiglia e l'amore sono valori importanti per tutti.

Quando ero in visita dal Papa, il Santo Padre mi ha detto che la Torre di Babele è stata edificata per arrivare in alto, volevano andare in alto e dimenticavano il basso. Non è stata un successo proprio perché è stato dimenticato il popolo che stava sotto.

Signor presidente, lei arriva in Italia per incontrare, in Vaticano, Papa Francesco. Per la stampa internazionale si tratta della prima importante iniziativa di politica estera del nuovo Papa. Qual è il significato di questo incontro per lo Stato d'Israele?



L'importanza e il significato dell'essere andato a trovare il Papa è questo: Lui come me ha capito che il mondo ha bisogno dell'umano, sappiamo che bisogna essere più umili per capire le necessità e le esigenze della gente. Il Papa ha detto che dobbiamo fare un'assemblea di speranza e penso che Lui seguirà questa idea; una voce sui grandi tempi dell'umanità e una chiamata spirituale ci avvicineranno, uniranno tutte le culture e tutte le religioni in una speranza. Il Papa cercherà di fare qui ad Assisi, con tutte le religioni del mondo, questa assemblea di speranza.

La chiamate per essere umani è la più importante chiamate che, secondo me, ci possa essere.



ABU MAZEN, L'INCONTRO CON I FRATI DEL SACRO CONVENTO


"La lampada che mi ha donato illuminerà i miei passi per la pace. Verrò presto ad Assisi per pregare"

"Guardiamo con simpatia e ci siamo uniti a voi nella preghiera - ha dichiarato padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento di Assisi, durante l'incontro con Abu Mazen. - Viviamo affinchè Dio ci perdoni e il Dio della misericordia susciti la pace nei nostro cuori. L'invito ad Assisi".


"Noi seguiamo la scuola di Assisi, la scuola del dialogo - ha dichiarato Abu Mazen - la lampada che mi ha donato illuminerà i miei passi per la pace. Verrò presto ad Assisi per pregare"

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