francescanesimo

San Francesco e la cecità

Redazione online Caravaggio
Pubblicato il 03-04-2017

Sono gli ultimi anni della vita di Francesco, tra il 1224 e il 1225. Francesco è ancora in viaggio per le città dell’Umbria e delle Marche ormai quasi cieco. Una malattia che aveva contratto probabilmente nel suo ultimo viaggio in Egitto e che si aggrava di giorno in giorno, costringendolo a cure inefficaci quanto dolorose.

“L’uomo santo, quasi cieco e ormai prossimo a morire, incrociò le braccia e stese su di loro le mani in forma di croce (aveva sempre amato questo gesto) e benedisse tutti i frati, presenti e assenti, nella potenza e nel nome del Crocifisso”. (Leggenda minore, FF. n. 1387)

San Francesco Patrono d’Italia, è il primo mensile cattolico per non vedenti. I frati Minori Conventuali del Sacro Convento di Assisi stampano la rivista del Santo Patrono d’Italia in formato braille.

L’iniziativa nasce da una forte richiesta da parte di persone non vedenti e alla luce delle vicissitudini della vita di San Francesco che lo hanno portato fino alla cecità. L’intento è quello di dare la possibilità a tutti di potersi arricchire in prima persona di quei valori di pace, fratellanza, rispetto per il creato, ecologia, carità, amore che nobilitano l’animo umano e di cui il messaggio, i gesti e le opere di San Francesco sono foriere.

Per richiedere la rivista in formato braille e per informazioni inviate una email a redazione@sanfrancesco.org

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