francescanesimo

San Francesco e il miracolo di Capua: così ha resuscitato un bambino morto

Gelsomino Del Guercio Caravaggio
Pubblicato il 31-07-2021

Il piccolo era affogato nel fiume Volturno

San Francesco d’Assisi ha resuscitato un fanciullo morto annegato. E’ accaduto nel fiume Volturno a Capua, in provincia di Caserta. Questo prodigio, narrato nel Trattato dei Miracoli è avvenuto per intercessione del santo. Che secondo i testimoni presenti avrebbe “guidato” un nuotatore alla ricerca del piccolo, ormai annegato da almeno un’ora.

LA CORRENTE LO INVESTI’ CON VIOLENZA
L’incidente fu fortuito. Mentre il fanciullo giocava con altri presso la sponda del fiume Volturno, cadde per distrazione dalla riva del fiume e fu travolto, si legge nel Trattato di Tommaso da Celano -. La corrente del fiume lo investì con violenza, seppellendolo morto sotto la sabbia. Alle grida dei fanciulli che con, lui si erano divertiti presso il fiume, corsero velocemente con funi molti uomini e donne, e saputo della disgrazia, invocavano piangendo: "San Francesco, rendi il fanciullo al padre e al nonno, che lavorano al tuo servizio!".

FRANCESCO CERCA IL FANCIULLO
Infatti il padre e il nonno del fanciullo avevano lavorato con ardore alla costruzione di una chiesa in onore di san Francesco. Mentre dunque tutto il popolo supplicava ed invocava devotamente i meriti del beato Francesco, un nuotatore che stava non molto lontano udite le grida, si avvicinò. E saputo che da oltre un'ora il fanciullo era caduto nel fiume, dopo aver invocato il nome di Cristo e i meriti del beato Francesco, depose le vesti e si buttò nudo nel fiume. Non conoscendo punto il posto dove il fanciullo era precipitato, cominciò a scandagliare qua e là con attenzione le rive e il fondo del fiume.

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“RESTITUISCILO A SUO PADRE”
Finalmente per divino volere scoprì il luogo dove il fango aveva coperto come in una tomba il cadavere del fanciullo. Dopo aver scavato e riportato fuori il corpo, constatò con dolore che il fanciullo era morto. Benché la gente tutt'attorno vedesse che il fanciullo era morto, tuttavia continuava ad insistere con gemiti e grida: "San Francesco, restituisci il fanciullo a suo padre!".

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RESUSCITATO PER SUA INTERCESSIONE
Il beato Francesco, come si poté vedere nella realtà che seguì, quasi provocato dalla devozione e dalle preghiere della folla, subito ridiede vita all'esanime fanciullo. Egli rialzatosi, fra la gioia e la meraviglia di tutti, supplicò di esser portato alla chiesa del beato Francesco, ed asserì di esser stato risuscitato per la sua intercessione.

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