francescanesimo

La mensa sforna 150 pasti al giorno

Mensa dei frati cappuccini in emergenza ad Alessandria. La presenza, confermata almeno fino ad ottobre 2022, dei cappuccini ad Alessandria, ha garantito finora il servizio rivolto ai più poveri e bisognosi. Ma le richieste che giungono più numerose a causa dell’arrivo dei profughi dall’Ucraina, stanno mettendo in seria difficoltà i frati del convento di via Gramsci.

“CALO DI GENEROSITA’”
L’emittente televisiva locale Tele City News 24, ha intervistato il responsabile della mensa, il frate cappuccino Padre Roberto Cattaneo: «Mancano le materie prime - ha detto il francescano -. Da qualche settimana riscontiamo un calo di generosità da parte della gente. All’inizio, qualche mese fa, quando dicemmo che arrivavano i profughi ucraini, molti mostrarono entusiasmo. Ora invece iniziano a scarseggiare i generi alimentari, come pasta, riso, tonno, olio, zucchero».

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DIFFICOLTA’ NELL’ASPORTO
Dal periodo del covid, da quando non è stato più possibile accogliere la gente povera “in presenza”, «continuiamo a dare i sacchetti da asporto con cibo caldo, abbiamo difficoltà anche nel reperire forchette, posate».

I NUMERI DEI POVERI AD ALESSANDRIA
Negli ultimi mesi, con l’emergenza della guerra, il numero delle persone bisognose è aumentato soprattutto per l’arrivo di diverse famiglie ucraine: si è arrivati anche a 150 persone che si rivolgono a loro ogni giorno. Da qui un appello accorato alle istituzioni e cittadini: «Nel servizio rimaniamo un pò spiazzati. Spero che le istituzioni sopratutto possano recepire questo appello, e venire incontro alle esigenze che sono in primis della gente bisognosa che si rivolge a noi per un pasto caldo».