L'alleanza con le Marche e i 900 frati: i "record" dei Cappuccini in Calabria
Viaggio tra i Cappuccini nel Sud Italia /2
I frati calabresi, originati dall’Osservanza Regolare e dapprima legati al movimento dei recolletti, sono sorti come risposta alla bolla Ite vos di papa Leone X, del 1517, contribuendo non poco alla riforma cappuccina, avvenuta in Calabria e nelle Marche nella prima metà del XVI secolo.
TRA TERRANOVA E TROPEA
In quel periodo in Calabria, scrive cifis.it, fra Bernardino Molizzi (†19 dicembre 1535) e fra Ludovico Cumi († 28 aprile 1537), entrambi di Reggio Calabria, furono pionieri del drappello riformistico calabrese. Questo ha avuto origine nel 1518: infatti, in tale anno è possibile accertare l’esistenza di almeno 16 frati, sparsi nei conventi di recollezione di “San Francesco” a Terranova, di “San Filippo” a Cinquefrondi e di “San Sergio” a Tropea.
I PRIMI FRATI E LA PROVINCIA
Nel 1528 il movimento delle Marche fu confermato da Clemente VII (1523- 1534) con la bolla Religionis zelus. Ad esso si associò, l’anno seguente, il manipolo dei frati calabresi, grazie ad una Convenzione, stipulata a Roma il 16 agosto 1529, tra Ludovico da Fossombrone († 1558) e Bernardino da Reggio.
Il 24 maggio 1532 aderirono ufficialmente gli altri frati riformati calabresi che, a Filogaso, vestirono il nuovo abito dal caratteristico cappuccio aguzzo. Fu così celebrato il primo Capitolo provinciale dell’Ordine, con Ludovico Cumi da Reggio eletto Vicario. Nasceva così, di diritto e di fatto, la prima Provincia dell’Ordine Cappuccino. Le altre Province furono ufficializzate nel novembre del 1535, a Roma, durante la prima sessione del Capitolo generale.
Intanto nel 1533 era stato costruito il convento di Reggio Calabria, intitolato alla Madonna della Consolazione.
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NUMERI DA RECORD
In Calabria, in meno di mezzo secolo, sono stati fondati numerosi conventi, fino ad una quarantina circa. I frati ed i conventi furono così numerosi, che l’unica Provincia di Calabria, nel 1584, fu divisa in due, Cosenza e Reggio. A metà del XVIII secolo, nella sola Provincia di Cosenza si registravano 36 case, con 457 frati; nella Provincia di Reggio Calabria si contavano 35 case, con 450 frati.
LA NUOVA UNIONE
In questi anni, a causa della situazione generale del nostro Ordine, a livello europeo e soprattutto in Italia, si è sentita forte la necessità di riunirsi per rendere più proficui apostolato e testimonianza evangelica. Per questo motivo, alcune Province italiane, dopo un percorso di reciproca conoscenza e maturazione, si sono unite.
In Calabria, le Province di Cosenza e di Reggio Calabria nel 1999 hanno iniziato un cammino di cooperazione nell’animazione vocazionale e nell’accoglienza, nella formazione iniziale e permanente, nell’assistenza dell’Ordine Francescano Secolare.
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