francescanesimo

Il vescovo francescano e gli scioperi della fame

Gelsomino Del Guercio ofm.org
Pubblicato il 15-06-2022

Mons Frei Luiz ha un ultimo desiderio: ritirarsi in un eremo

Ora che ha 75 anni, il vescovo francescano più famoso del Brasile ha un solo obiettivo: attendere che il Papa lo mandi in pensione per sopraggiunti limiti d’età e ritirarsi in un eremo, lontano da quella notorietà che lo fece conoscere in tutto il mondo tra il 2005 e il 2007.
Mons. Luiz Flávio Cappio, scrive ofm.org, proviene da una famiglia cattolica di origine italiana.

“UOMO INNAMORATO DELLA VITA”
È in famiglia che ha imparato ad amare Gesù e che ha ricevuto la vocazione francescana: “Ho visto in Francesco l’uomo che ha dato la sua vita ai poveri; ho visto in Francesco un uomo innamorato della vita, della natura”. Subito dopo la sua ordinazione.

“IL TUO POSTO E’ LI’”
Frei Luiz ha prestato servizio nella periferia di San Paolo, a contatto con i lavoratori. “Buona parte delle persone con cui lavoravo proveniva dal Nord-Est del Brasile – spiega il vescovo -. Dicevano che venivano a San Paolo per migliorare la loro vita, e mi domandavo allora come fosse la loro vita lì. San Francesco mi parlò nel cuore e mi disse: il tuo posto è lì”.

L’ARRIVO A BARRA
Senza perdere altro tempo, Frei Luiz si è così diretto a Barra attraverso il fiume São Francisco. “Quando arrivai a Barra, dopo cinque mesi di cammino, il vescovo – che aveva sentito parlare di un frate minore che camminava di comunità in comunità, predicando la Parola di Dio – venne da me e mi chiese di restare nella sua diocesi, a causa della mancanza di sacerdoti”.

I DUE SCIOPERI DELLA FAME
Così è da 48 anni che Frei Luiz presta servizio a Barra, prima come missionario e poi come vescovo.
Il vescovo francescano nel 2005 e nel 2007 conquistò le prime pagine dei giornali brasiliani e del mondo intero con due scioperi della fame, per protestare contro il progetto del governo brasiliano di trasporre il fiume São Francisco. “Quando nel 2005 iniziai il primo digiuno, non ero ancora conosciuto. In un primo momento, molti pensarono che fossi pazzo, ma poi la direzione della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) si espresse in mio favore. Poi ci fu una divisione tra coloro che sostenevano la nostra lotta e coloro che erano contrari alla lotta”.

L’ULTIMO DESIDERIO
“Ora che ho compiuto 75 anni, ho già messo la Diocesi a disposizione del Papa le mie dimissioni per sopraggiunti limiti di età – spiega il vescovo -. Ora sto aspettando il processo di nomina del nuovo vescovo e poi tornerò in Provincia. Quando sarà tutto sistemato, se Dio vuole, mi ritirerò in un eremo. È stata tutta opera dello Spirito Santo”.

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