francescanesimo

Gli auguri francescani

Padre Enzo Fortunato Ansa
Pubblicato il 13-03-2021

Monsignor Tasca, arcivescovo di Genova, e Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano

La comunità francescana del Sacro Convento ha voluto ricordare Papa Bergoglio e il suo ministero petrino durante la celebrazione con queste parole che sono una preghiera per l'intercessione del Santo di cui porta il nome. "Per Papa Francesco, nell'ottavo anniversario della sua elezione come successore di Pietro, per l'intercessione del Santo di Assisi di cui porta il nome, continui a diffondere nella Chiesa la luce del Dio della misericordia e tenerezza, sempre sostenuto dal Suo amore e dalla Sua grazia, preghiamo. Per Papa Francesco, trovi in questa Basilica che custodisce il corpo di San Francesco un luogo di accoglienza del suo messaggio e una fonte di ispirazione e di luce per la sua missione".

Non potevamo non raccogliere le voci di coloro che il successore di Pietro ha voluto come pastori nel nostro Paese. Così Monsignor Marco Tasca, arcivescovo Metropolita di Genova:  "Papa Francesco è un dono di Dio alla chiesa e al mondo intero. E' un punto di riferimento per tutti. Come francescano credo che il Santo Padre ricalchi le orme di San Francesco, come visione di futuro, si ispira al Poverello di Assisi. Un'ultima cosa che mi colpisce è il camminare insieme, uno dei punti cardine del suo pontificato".

E ancora, Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano e amministratore apostolico di Ales- Terralba: "Otto anni di servizio alla Chiesa di Papa Francesco. Abbracciando con lo sguardo, come in una sintesi, questi otto anni di ministero del Papa, mi pare di scorgere in primo piano quanto lui stesso ha insegnato e indicato a tutta la Chiesa, ma specialmente ai vescovi e presbiteri: siamo chiamati ad avviare processi, cioè a mettere in moto un cammino che osi nuovi percorsi, nuove idee, nuovo stile di vita ecclesiale, nuovo modo di annunciare e testimoniare la fede in Cristo Gesù. Questa mi para una chiave essenziale per leggere questi otto anni di pontificato, che ha avviato molto processi ma mantenendo velocità diverse: alcuni più spediti, altri più calmi, prudenti, altri addirittura lenti ma per rispettare il ritmo della Chiesa e delle chiese, includendo anche chi fa fatica, chi deve riprendere fiato. Otto anni scanditi da gesti importanti, che hanno voluto essere luci per tutti noi, illuminando il percorso che ci stava davanti, ma anche sollecitandolo, spingendolo, fungendo da prototipo di uno stile. Otto anni di parole significative, che hanno dato corpo ai gesti, ampliandoli e spiegandoli: Evangelii Gaudium, Laudato Sii, Fratelli tutti; parole da meditare e fare proprie, dato che sono sintesi necessarie per avviare i nuovi processi nella vita della Chiesa, per fare discernimento oggi, in dialogo con la nostra storia e nella risposta all’invito del Signore: andate, annunciate ad ogni creatura! Gesti, parole, processi avviati sono lo stile di un pontificato, ma il centro rimane – come Papa Francesco più volte ci ha ricordato - sempre la persona di Gesù, il suo Volto che tutti siamo chiamati a contemplare e amare".

Da parte nostra, vogliamo cogliere nelle tre Encicliche che rappresentano i documenti più importanti espressione dell'anima francescana di questo pontificato (Lumen Fidei, Laudato Si' e Fratelli Tutti) le tre espressioni francescane: la fede fonte di pace, l'amore e la custodia per il Creato e la fraternità che diventa solidarietà con ogni uomo.

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