Giovani protagonisti in Libano con i francescani
Il “progetto Tausport - San Francesco e il Sultano"
Un Centro di sviluppo giovanile incentrato sullo sport, l'arte e la cultura: lo hanno inaugurato i francescani nella difficile realtà di Tripoli, una delle città in maggiore crisi del Libano.
SAN FRANCESCO E IL SULTANO
Padre Quirico Calella è l’artefice dell’operazione. Così il convento di San Francesco, nel quartiere tripolino di Mina, è stato "trasformato in un luogo di vita e di messaggio positivo e di speranza", come ha affermato l'ambasciatrice d'Italia in Libano Nicoletta Bombardiere, intervenuta all'inaugurazione del centro "Tausport - San Francesco e il Sultano".
IL PRIMO DIALOGO
"Abbiamo deciso di intitolare così il centro per ricordare l'incontro, più di 800 anni fa, a Damietta in Egitto, tra San Francesco e il Sultano Malek al Kamil", afferma Padre Quirico Calella, in riferimento allo storico incontro che ha rappresentato una pietra miliare nel percorso di dialogo tra Cristianesimo e Islam.
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LO SPORT SECONDO IL CUSTODE
Il centro Tausport, inaugurato alla presenza del Custode di Terra Santa, Padre Francesco Patton, comprende un campo da calcio coperto, un campo da basket, una palestra di judo e arti marziali e altre sale ricreative. “Lo sport - ha detto il Custode di Terra Santa - è un mezzo per conoscere assieme la vita, qui si può imparare a cooperare gli uni con gli altri, ad avere spirito di squadra, ad accettare l'altro, ad avere fiducia reciproca, a crescere e a svilupparsi".
Per la realizzazione del progetto, l'associazione no profit ProTerraSancta ha svolto un lavoro cruciale di raccordo tra donatori privati italiani e il convento. Dal canto suo, Padre Quirico Calella ha provveduto a raccogliere donazioni da attori locali.
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