francescanesimo

Fra Martin e Fra Anton sulla strada della santità

Gelsomino Del Guercio OFMConv.net
Pubblicato il 29-12-2022

Novità per cause beatificazione

Sono più vicini agli altari due frati rumeni perseguitati dal regime comunista: Martin Benedict (1931-1986) e Anton Demeter (1925 - 2006). Le loro cause di beatificazione e canonizzazione aperte dalla diocesi di Iași – nel 2007, per Martin Benedict, e nel 2016 per Anton Demeter – hanno fatto, di recente, passi in avanti.

FRA MARTIN BENEDICT
La scorsa settimana, il 17 dicembre 2022, Papa Francesco ha approvato il decreto che riconosce le virtù eroiche vissute da Martin Benedict, che presto sarà dichiarato venerabile.
Fra Martin dopo la chiusura dei monasteri e dei seminari teologici nel 1948, Martin Benedict è diventato medico, e solo più tardi è riuscito ad essere, di nascosto, francescano (1979) e prete (1980).

LA PERSECUZIONE
Nonostante la persecuzione da parte del regime comunista verso la Chiesa Cattolica in Romania si fece sempre più forte, Martin, affascinato dal mondo francescano e dal carisma di San Francesco, mantenne rapporti frequenti con i frati conventuali di Hălăucești. Qui frequentò il seminario e ebbe la vocazione.

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LA VOCAZIONE
La vocazione però, fu “soffocata” dal regime. Così si iscrisse alla facoltà di Medicina dell’Università di Iași, dove si laureò nel 1957. Al contempo, continuò la sua preparazione alla vita religiosa e al sacerdozio. Sotto la guida dello stesso Fra Gheorghe Patrscu, Ministro provinciale di Romania in incognito, clandestinamente fece il Noviziato. Poi emise la Professione temporanea nel 1976 e quella solenne nel 1979. Fu ordinato Sacerdote il 14 Settembre 1980.

LA SCOPERTA
Durante il pellegrinaggio a Roma per la Beatificazione del confratello Fra Geremia da Valacchia, avvenuta il 30 Ottobre 1983, partecipando alla Messa, lesse in veste di “finto” laico un’intenzione delle preghiere dei fedeli, facendo un’aggiunta sua improvvisata che mise in allerta chi lo spiava.
Fu così riconosciuto come sacerdote dalla polizia segreta e da allora cominciarono le persecuzioni (con arresti, interrogatori, tentativi di avvelenamento e di investimento d’auto), che terminarono con la morte sopravvenuta il 12 Luglio 1986.

FRA ANTON DEMETER
Nei giorni scorsi è arrivata anche l’approvazione vaticana per l’investigazione diocesana per la causa di Anton Demeter. Francescano (1946) e sacerdote (1953), scrive Agensir, è stato arrestato nel 1958 e torturato, per il suo apostolato, e costretto per sempre ad una vita su una carrozzina. Tutti e due hanno dedicato la vita all’amore per Dio e la Chiesa e si sono spesi per la salvezza delle anime.

LE CONSEGUENZE DELLE TORTURE
«Il giorno 4 aprile 1959 - scrive frate Anton - mentre mi trovavo nel carcere di Jilava, vicino a Bucarest, durante un breve interrogatorio preso a me da un militare, mentre stavo in piedi e con la faccia rivolta al muro, questo mi ha colpito alla schiena con un martello di legno, che si trovava in quella stanza». Fu l’inizio di una lunga agonia per la sua colonna vertebrale, che si concluse con la paralisi degli arti inferiori.

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