francescanesimo

Camminare sui passi dei protomartiri francescani

Antonio Tarallo camminoprotomartiri.it
Pubblicato il 16-01-2022

Centinaia di chilometri di emozioni

Centinaia di chilometri di emozioni, milioni di passi, decine di migliaia di pellegrini accumunati dall’impresa di arrivare alla meta. Un sogno da realizzare. Si cammina con poche cose, zaino in spalla e bastone alle mani, immersi nel Creato a meditare e camminare, in pieno spirito francescano. Camminare insieme è esperienza interiore, profonda. Ci aiuta a comprendere noi stessi, mettendosi in relazione con l’altro. Lo sapeva bene San Francesco d’Assisi, lo sapevano bene i suoi fratelli. E’ piena la tradizione francescana di cammini. E, passo dopo passo, camminare vuol dire anche raggiungere una meta. Insieme - si sa - si cammina meglio e diventa tutto più semplice, più fraterno. pellegrinaggio assieme a un gruppo, a una cerchia di persone che condividono lo stesso percorso, geografico e interiore.

Il camminare assieme con i fratelli, vivere assieme quei momenti che - “passo dopo passo” - si susseguono durante il cammino è un po’ metafora della stessa vita, se vogliamo. Nessuno si salva da solo. Nessuno. E nei momenti di stanchezza, di abbandono, ecco giungerci la stretta della mano del compagno vicino, pronto a incitarci a proseguire la strada, a non rimanere indietro, per poter guardare sempre avanti.

Il monaco e poeta buddista Thích Nhất Hạnh ci ha lasciato delle parole che riescono bene a condensare tutto ciò che vuol dire camminare nella Natura: “Come possiamo godere dei nostri passi se la nostra attenzione è rivolta a tutto quel chiacchiericcio mentale? È importante diventare consapevoli di cosa sentiamo, non solo di cosa pensiamo”.

Tutto questo viluppo di emozioni e sentimenti è possibile viverlo grazie al “Cammino dei Protomartiri Francescani!” che si snoda all’interno del territorio diocesano di Terni-Narni-Amelia. La via parte da Terni attraversa le città che diedero i natali ai Protomartiri Berardo, Adiuto, Accursio, Pietro e Ottone e si conclude a Terni al Santuario Antoniano dei Protomartiri Francescani seguendo i luoghi dove il Serafico Padre svolse la sua missione, lasciando un segno indelebile proprio in quei luoghi.

Snodato in sei tappe, tutte importanti, camminare - idealmente - con Protomartiri Berardo, Adiuto, Accursio, Pietro e Ottone vuol dire seguire il sentiero dei passi francescani, non solamente a livello geografico, ma anche - e soprattutto - a livello spirituale. Le sei tappe sono: Terni - Stroncone (11 km); da Stroncone a Calvi (21 km); - da Calvi a Narni (28 km); Narni - San Gemini (20 km); da San Gemini a Cesi (12 km); e, ultima tappa, da Cesi a Terni (13 km).

E così si parte dalla Chiesa di Santa Maria della Pace di Terni (dove è possibile ammirare l'imponente ciclo pittorico sui Protomartiri Francescani dell'Artista Stefano di Stasio) per poi passare tra i resti dell'antica Abbazia Benedettina di San Benedetto in Fundis e il Monastero di San Simeone per poi raggiungere Stroncone, città natale di Sant'Ottone, uno dei borghi medioevali più belli dell'Umbria. E, poi, nuovamente in cammino per passare per la città di San Berardo, Calvi dell'Umbria. In questo luogo, inoltre, si conserva un presepe monumentale in terracotta del Cinquecento, unico in Umbria. Narni, invece è la terra di Sant’Adiuto, città medioevale dal ricchissimo patrimonio storico, artistico e culturale; nota per la stupenda cattedrale e celebre per la Corsa all’Anello.

I passi si susseguono uno dopo l’altro e così si può ammirare - durante il Cammino dei Protomartiri - la meravigliosa Abbazia di San Cassiano del secolo X, l’antico Santuario della Madonna del Ponte e il Santuario di Santa Maria della Quercia fino a giungere nell’incantevole borgo medioevale di San Gemini, il luogo dove nacque San Pietro, uno dei protomartiri francescani. Si - come penultima tappa - Romita di Cesi, antico eremo francescano immerso nel silenzio dei boschi. Il Convento fu fondato nel 1213 da San Francesco, che qui si ritirava in preghiera. La Tradizione vuole che qui Francesco abbia composto la Exhortatio ad Laudem Dei, considerata un primo abbozzo per il Cantico di frate Sole. Ultima tappa: la Chiesa di Sant’Antonio di Padova – Santuario Antoniano dei Protomartiri – al cui interno sono riposte le reliquie dei Santi Protomartiri.

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