500 i frati delle famiglie francescane dell’Umbria nel mondo. Oggi come ieri condividere il perdono ricevuto
Fratello carissimo, a nome della mia famiglia religiosa, come posso, chiedo il tuo perdono per le colpe commesse
Continuano, presso l’Oasi San Francesco di Foligno, i lavori capitolari dei frati Minori, Cappuccini e Conventuali, cominciati ieri con l’ascolto dei Vescovi umbri e la presentazione che ciascuno ha fatto di sé e delle attuali mansioni svolte per Obbedienza.
Nel secondo giorno d’incontri i tre Ministri provinciali e il Custode del Sacro Convento hanno fornito all’assemblea un quadro delle presenze e delle attività svolte dalla propria Entità. Complessivamente le Famiglie francescane dell’Umbria contano, dislocate sul territorio umbro, ma anche del resto del Centro Italia, francese, brasiliano e cubano, più di 60 Case con quasi 500 frati, esclusi i giovani frati in formazione.
Sono serviti una ventina di Santuari, diversi dei quali noti a livello mondiale, una quindicina di cappellanie (principalmente ospedali e carceri), e numerose cappellanie alle Sorelle Clarisse e altre monache di clausura. Quasi 30 le parrocchie affidate ai frati e molte altre servite più o meno stabilmente.
La giornata ha avuto altri due momenti importantissimi. Il primo è stata la celebrazione della riconciliazione che ha ricalcato la struttura della celebrazione dell’11 luglio 2016, in cui ciascun Ministro generale alla Porziuncola si fece portavoce del proprio Ordine nel chiedere e ricevere il Perdono dagli altri confratelli. Altrettanto significativa la celebrazione odierna in cui a dare voce alle confessioni delle colpe – nei confronti dell’unità, della verità e della carità – sono stati rispettivamente il Custode della Porziuncola, fra Rosario Gugliotta OFM, il Custode del Sacro Convento, fra Mauro Gambetti OFMConv, ed il Rettore del Santuario della Spogliazione, fra Carlos Acácio Gonçalves Ferreira OFMCap.
È seguito lo scambio del Perdono tra i Ministri provinciali: fra Claudio Durighetto OFM, fra Matteo Siro OFMCap e fra Franco Buonamano OFMConv. Ciascuno ha chiesto esplicitamente “Fratello carissimo, a nome della mia famiglia religiosa, come posso, chiedo il tuo perdono per le colpe commesse”, sentendosi rispondere con gioia da ciascuno dei confratelli Ministri: “Io, fra …, a nome della mia famiglia religiosa, nel nome di Dio offro sincero perdono a te fratello, e ti abbraccio”! A quel punto tutti i frati presenti si sono scambiati un segno di pace e di riconciliazione. Fra Marco Tasca, Ministro generale OFMConv, che ha presieduto la celebrazione, durante una breve omelia ha esortato i frati non semplicemente a perdonare di cuore, ma ripartendo sempre dal perdono di Dio, che ciascuno riceve senza limiti e senza condizioni, a rimanere nella disponibilità a condividere il perdono ricevuto donandolo ai fratelli.
L’altro momento importante è la somma di lavori capitolari, per gruppi e in assemblea, spalmati su tutta la giornata, durante i quali i frati hanno provato a rispondere e a confrontarsi su alcune domande poste nel documento preparatorio. Le domande vertevano sulla presenza dei frati francescani in Umbria (il senso che questa ha avuto in passato e ancora può avere), l’evangelizzazione (l’urgenza nel mondo di oggi e la possibilità di risposta, la necessità di promozione umana, l’opzione preferenziale per i poveri, la vita di minorità e la tentazione della mondanità) e la comunione fraterna (inter-obbedenziale e tra le Obbedienza).
Venerdì prossimo, presso il Sacro Convento, si conferirà a tutti i frati delle Famiglie francescane dell’Umbria circa l’esito di questo giorno capitolare e di quelli che seguiranno. È comunque evidente il desiderio comune di lavorare insieme, non necessariamente avviando nuovi progetti quanto piuttosto rispondendo alle questioni che la vita e i segni dei tempi già ci pongono. Un atteggiamento di reciproco aiuto nelle attività comuni, o di interesse comune continuando il processo, già in atto, di ritrovarsi come fraternità riconciliata, dando sempre più testimonianza di comunione.
Una giornata così ricca non poteva non terminare con il ringraziamento eucaristico presieduto dal Ministro generale OFMCap, Fra Mauro Jöhri. Durante l’omelia fr Mauro ha ribadito la bontà di aver posto al centro di questo Capitolo l’interesse per la vita fraterna, desiderio ampiamente emerso nelle condivisioni odierne che trova la fonte nel Vangelo. Ha terminato dicendo che “persino la povertà, e la fedeltà che ad essa devono le nostre Famiglie religiose, è al servizio della fraternità, che si scoprirà essere un criterio più esigente della povertà, da costruire perciò giorno per giorno. Questo ritrovarci insieme dev’essere solo l’inizio di un processo che testimoni e promuova sempre più la fraternità”. (Assisi Ofm )
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