fede

Santa Monica nell’arte

Antonio Tarallo Botticini
Pubblicato il 30-08-2022

La santa nelle opere pittoriche

Donna, Santa Monica, tenace e perseverante. Donna, sensibile, dai dolci occhi, ma anche dal carattere fermo, quasi granitico: gli ossimori nella sua figura vivono molteplici. E’ così affascinante guardare alle figure femminili di santità che la Chiesa annovera: sembra quasi che ci sia un comun denominatore in tutte loro. E, forse, proprio l’elemento in comune è rappresentato da questo misteriosa mescolanza tra i diversi aggettivi che si potrebbero loro attribuire. Figure di donne come Chiara d’Assisi, Giovanna d’Arco, Caterina da Siena, Angela da Foligno - e la “lista” potrebbe continuare all’infinito - il Paradiso ne è colmo.

Santa Monica non poteva, certo, rimanere inosservata alla creatività di molti artisti. Lei, la madre di Agostino, figura troppo “interessante” per non ispirare tele e pale d’altare, opere d’arte che rimarranno, per sempre, inscritte nella memoria dell’Arte pittorica.

Il grande maestro del colore, Piero della Francesca, ci ha lasciato una Santa Monica in un dipinto - con tecnica mista su tavola a fondo oro - databile al 1454-1469. L’opera è conservata nella “Frick Collection” di New York. Si tratta di uno dei pannelli secondari che doveva comporre lo smembrato e parzialmente disperso “Polittico di Sant'Agostino”, originariamente dipinto per la vecchia chiesa agostiniana di Sansepolcro, oggi dedicata a Santa Chiara. L'identificazione con santa Monica, madre di sant'Agostino, non è accettata da tutta la critica, per la mancanza di elementi documentari e iconografici sufficienti. Le forme di Piero della Francesca ci presentano una donna, in vesti di suora agostiniana, con in mano un rotolo di carta. Dietro alle vesti nere e al volto della santa, spicca il fondale di oro scuro, con tonalità bronzee che danno a tutto l’insieme un carattere sacro e ieratico.


“Santa Monica in trono con le monache agostiniane”, dipinto a tempera su tavola di Francesco Botticini, databile prima del 1471; conservato nella basilica di Santo Spirito a Firenze, nella cappella Bini. Santa Monica è seduta su un trono, altissimo, ed è attorniata dalle monache dell’Ordine agostiniano e da due novizie. Nella predella che è alla base dell’opera del Botticini, vi sono raffigurate alcune scene biografiche della santa: Matrimonio di Santa Monica; Santa Monica che prega per la conversione del figlio; Partenza di Agostino per Roma, Monica che conversa con il figlio a Ostia e ha la visione del Redentore; e, ultima, i Funerali della santa.

Fra i più moderni vi è il pittore Ary Scheffer (nato a Dordrecht (Olanda) nel 1795 e morto ad Argenteuil (Val-d'Oise) nel 1858) che ci ha donato una delle più belle opere su Santa Monica: “Sant'Agostino e Santa Monica”, opera, alta 1,47 metri e larga 1,14, dipinta nel 1846. La tela oggi è conservata al Museo del Louvre di Parigi. Scheffer ci regala un frammento di vita della santa; si potrebbe definire un fotogramma di un film visto la sua poetica e autenticità. Sono ritratti il figlio Agostino, dall'aspetto giovanile, e Monica; sono seduti l’uno accanto all’altra; hanno lo sguardo rivolto verso l'alto, verso l'infinito; gli occhi persi verso qualche cosa di straordinario e di affascinante; i loro animi sono rapiti da Dio e in Dio.



È il momento dell'estasi di Ostia, che i due ebbero poco prima della morte di Monica. È lo stesso Sant’Agostino a scrivere, nelle sue “Confessioni”: Conversavamo soli con grande dolcezza. Dimentichi delle cose passate e protesi verso quelle che stanno innanzi, cercavamo fra noi, alla presenza della verità, che sei tu, quale sarebbe stata la vita eterna dei santi, che occhio non vede, orecchio non udì, né sorse in cuore d'uomo. Aprivamo avidamente la bocca del cuore al getto della tua fonte della vita per esserne irrorati”. Sheffer, grande poeta del colore, è riuscito a cogliere e a trasmettere queste parole con mirabile arte in quadro che rimarrà uno dei più affascinanti dell’iconografia della santa, madre di Agostino.

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA