fede

Rinascere dall’alto: ritiro spirituale di fine anno con i frati

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 28-12-2021

Tre giorni immersi nella spiritualità della Verna

Ritiro spirituale di fine anno con i francescani. Lo organizza “Vieni e Vedi”, la Pastorale Giovanile dei Frati Minori di Toscana, in uno dei luoghi simbolo del francescanesimo: il santuario de La Verna.  

PREGHIERA E SEMPLICITA’

Il tema del ritiro è “Rinascere dall’alto!”. «Per vivere l’attesa del nuovo anno sul Sacro Monte dove Francesco ha ricevuto le Stimmate - scrivono i frati minori di Toscana - tre giorni immersi nella spiritualità della Verna dove poter condividere insieme a molti altri giovani la gioia del nuovo anno in fraternità, preghiera e semplicità». 

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IL PROGRAMMA

Il ritiro inizierà il 29 dicembre 2021 alle 17.30 e si concluderà dopo il pranzo del 1° gennaio 2022. «Saremo ospitati presso Il Tau (la casa di accoglienza per i gruppi a La Verna): porta con te sacco a pelo o lenzuola, asciugami e tutto l’occorrente per stare qualche giorno a 1200 metri. Inoltre se suoni qualche strumento musicale portalo con te».

IL GREEN PASS

Secondo le vigenti normative ministeriali, sarà necessario essere muniti di regolare green pass. «La tua presenza renderà tutto più bello!». L’iniziativa è per giovani dai 17 ai 35 anni. 

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“HO AVVERTITO LA VICINANZA DI SAN FRANCESCO”

Giorgia è una ragazza che ha partecipato ad uno dei ritiri spirituali degli anni passati. Così racconta la sua esperienza: «Tutto nuovo ma tutto così familiare, il Signore ti accompagna ti fa trovare una casa dove dimorare basta un Sì.Ecco giochi, canti,  è tempo di festa col corpo con la mente col cuore e poi sentire parlare di Lui di San Francesco non come un mito ma come un uomo fragile che ha trovato qui un luogo da abitare mentre era in crisi mentre si doveva far portare da un asino perché non stava in piedi, l’ho sentito più vicino abbassato alla condizione d’uomo nudo, senza difese, anche lui con domande da porre e non solo con risposte da offrire. Allora disposta a scavare nelle ferite mi sono stupita di dover partire proprio da lì, dai macigni dimenticati, dai graffi infettati per poter poi risanare grazie agli sguardi e dalle parole dei fratelli e da questo Padre che mi ha detto ancora che sono sua Figlia aggiungendo” che cosa vuoi che io faccia per te?”. Io Signore intanto so che non devo lamentarmi come il paralitico ma camminare e custodire questo tempo. Ecco ti consegno tutto mi mento dentro la roccia terremotata come San Francesco che si mise nelle viscere della roccia terremotata e nel silenzio di questo cuore agitato attendo di incontrarti».   (Rivista San Francesco - clicca qui per scoprire come abbonarti)

 

 

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