fede

Per i francescani di Nicosia è già tempo…di presepe vivente!

Gelsomino Del Guercio Web
Pubblicato il 29-09-2018

Dalla metà degli anni ottanta ad oggi il Presepe Vivente organizzato dai Frati Cappuccini di Nicosia, in provincia di Enna, è diventata una delle attrazioni natalizie più visitate della Sicilia.

FRATI E OFS

Per raggiungere questo risultato, l'organizzazione del Presepe inizia a settembre: a fare da registi sono i Frati Cappuccini insieme all’Ordine francescano secolare di Nicosia.

In questa edizione il Presepe è riportato nel solco dei racconti sacri, rappresentando semplicemente la Natività così come descritta nei vangeli. Gli spettatori saranno proiettati attraverso nove quadri e tredici scene nelle vicende descritte nei vangeli che portarono alla nascita di Gesù. Il titolo dell'evento sarà "La notte di Natale".

EVENTO COLLETTIVO

Non sarà però un’edizione in tono minore, scrive TeleNicosia.it, ma un’organizzazione imponente ed in grande stile e per questo motivo i Frati Cappuccini hanno richiesto la collaborazione delle associazioni di Nicosia, da Federcasalinghe alla Pro Loco, così come è avvento negli ultimi tempi con altre manifestazioni di successo.

Ogni associazione avrà un ruolo all’interno dell’organizzazione, dalla logistica, ai costumi, recitazione, scenografie, promozione, vendita dei biglietti.

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DAL 26 AL 28 DICEMBRE

Stabilite le date delle rappresentazioni che avverranno il 26, 27 e 28 dicembre e presumibilmente sarà aggiunta una quarta data, il 29 dicembre, in base alle prenotazioni ed alla media degli spettatori che hanno assistito alle rappresentazioni degli anni scorsi.

LA STORIA DEI CAPPUCCINI

I frati di Nicosia vivono in un antico convento francescano che ospita le reliquie di San Felice di Nicosia. Fu fondato dai Padri Cappuccini intorno al 1500. La struttura, collocata su un monte della città, era una delle più grandi della Sicilia e, in seguito alle leggi governative del 1866, Chiesa e Convento furono “scippate” ai frati e divennero carcere giudiziario. Questa nuova utilizzazione fece si che il complesso cenobita cambiasse totalmente sembianza e i frati furono costretti a ritirarsi in una piccola struttura adiacente.

IL CARCERE E IL NUOVO CONVENTO

Circa 10 anni dopo, il Demanio pubblicò gli avvisi di vendita della selva adiacente all’istituto penale e i frati poterono riacquistare l’area. Qui, nel 1876, iniziarono i lavori per la costruzione del nuovo Convento che fu ultimato nel 1879. In seguito i religiosi, rimasti senza Chiesa, rivolsero il loro impegno alla edificazione della nuova Chiesa annessa al piccolo Convento appena ultimato. La Chiesa venne aperta al culto il 14 agosto 1892, mentre i locali della sagrestia, ubicati dietro l’altare maggiore, furono compiuti nell’anno 1899 (www.camminifrancescanisicilia.it).

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