fede

Oggi la Chiesa fa memoria dei martiri coreani

Famiglia Cristiana
Pubblicato il 20-09-2019

Giovanni Paolo II, in occasione del viaggio apostolico che fece in Corea per commemorare il bicentenario dell’introduzione del cattolicesimo nel paese (1784-1984), a Seoul il 6 maggio 1984 canonizzò 103 martiri, fissandone la memoria liturgica al 20 settembre.

Otto di loro erano sacerdoti, tre vescovi, 45 laici di tutte le categorie sociali, mentre 47 erano le donne, tra sposate e nubili. Di essi, 79 erano stati beatificati da Pio XI nel 1925 e 24 da Paolo VI nel 1968. Il cattolicesimo in Corea fu introdotto nel secolo XVIII da membri della delegazione coreana che ogni anno si recava a Pechino per pagare all’imperatore della Cina il tributo stabilito.

Nella capitale svolgevano un intenso apostolato i Gesuiti. A contatto coi missionari e mediante la lettura di libri religiosi da loro diffusi, aprirono il loro animo alla fede. Il 25 gennaio 1802, il re della Corea promulgò un editto contro i seguaci di quella che considerava «dottrina esecrabile e perversa»; editto che per ottant’anni fu considerato legge fondamentale dello stato.

I circa 10.000 cattolici allora esistenti, pur essendo senza sacerdoti, non si piegarono alle ingiunzioni dei mandarini e non rinnegarono la propria fede, a costo di essere imprigionati, bastonati, torturati, spogliati di ogni avere e uccisi. Altri editti, confermanti il primo, furono emanati nel 1839 dal re Hen Tjong e nel 1866 dal re Ri-Htai-oang. Molti cristiani, per vivere in pace, fuggirono nella solitudine o si ritirarono tra i monti. A leggere le cronache della morte di questi martiri (circa 2000, appartenenti a tutte le condizioni sociali) si rimane edificati dal coraggio e dalla serenità dimostrati sia durante gli interrogatori, che erano accompagnati da feroci bastonature alle gambe, sia al momento dell’esecuzione quando, spogliati delle vesti, venivano cosparsi di acqua e calce sul viso mentre due frecce venivano conficcate nelle loro orecchie. Soltanto il 22 maggio 1882 fu proclamata in Corea la pace religiosa.

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