fede

Maria von Morl, la francescana con le stimmate verso gli altari

Gelsomino Del Guercio Creative Commons
Pubblicato il 12-01-2019

Morì l’11 gennaio 1868 all’età di 56 anni

Nuova tappa nel cammino verso la beatificazione della serva di Dio francescana Maria von Mörl, originaria dell'Alto Adige.

Sabato prossimo, 12 gennaio, si concluderà a Caldaro, in provincia di Bolzano, alla presenza del vescovo Ivo Muser, il processo diocesano per la beatificazione della “mistica stigmatizzata di Caldaro”, che lo stesso vescovo Muser, scrive La Voce di Bolzano, aveva aperto, il 1° luglio 2016, con una cerimonia nel convento dei Francescani a Bolzano.

FIGLIA DI NOBILI

Maria, di nobili origini, nacque nell'ottobre 1812.  Perse la madre giovanissima, mentre suo padre, dal carattere burbero, pare che la picchiasse. Peraltro lei doveva seguire i fratelli più piccoli, essendo l'unica donna rimasta a casa.

A 17 anni Maria von Mörl venne affidata alla guida spirituale di un confessore che si occupò quasi esclusivamente di lei. Si trattava di Padre Johannes Kapistran Soyers.

FLAGELLAZIONE E SANGUINAMENTI

Durante la sua direzione spirituale si manifestarono le estasi di Maria, che in quegli istanti subiva martiri violenti: si faceva flagellare, sanguinava e aveva i segni della Passione come Gesù, urlava, inveiva come se il demonio l'aggredisse.

Più volte fu sottoposta a riti di esorcismo, ad esempio dopo che le furono trovati addosso peli di cavallo, unghie e spilli o dopo il suo tentativo fallito di buttarsi dalla finestra.

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"LA SANTA COMUNIONE…"

«La Santa Comunione l’ha turbata molto. Soffriva e si tormentava perché in quella stessa notte era stato commesso un reato. Il suo desiderio di macerarsi si è fatto più acuto. È stata nuovamente istruita ad obbedirmi, affinché io continuassi a martoriarla, cosa che avverrà senza attentare alla sua castità, in nome di Dio sulla corona», così annota il confessore nel suo diario il 10 novembre 1833.

LA "NUOVA" VITA

Solo dopo la morte del padre, scrive fembio.org, Maria von Mörl si ritirò in convento, anche se già da anni faceva parte delle terziarie francescane. Da quel momento in poi si isolò completamente. Non mise quasi più piede fuori dal convento delle terziarie a Caldaro che la ospitava e non scambiò mai una parola con i visitatori e le visitatrici che la venivano a trovare. Si ritirò in una vita di completa preghiera e contemplazione, al servizio di Dio. Sul suo corpo si continuarono a manifestare le stimmate anche in questa fase della sua esistenza.

Morì l’11 gennaio 1868 all’età di 56 anni, nel 36. anno della sua “visione estatica”, come riportano le cronache delle sue consorelle.

LA SCOMPARSA DELLE STIMMATE

Maria aveva sempre pregato affinché le sue stigmate scomparissero al momento della morte. L’8 gennaio, tre giorni prima del suo decesso, sulla pelle delicata si vedevano ormai solo delle cicatrici. Al momento della morte erano scomparse anche quelle.

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