fede

L’ultimo saluto dei fedeli a Papa Benedetto XVI

Antonio Tarallo Ansa - MAURIZIO BRAMBATTI BT
Pubblicato il 03-01-2023

Un’enorme fila composta

Silenzio nella piazza più famosa del mondo. Un’enorme fila composta, silenziosa e quieta; famiglie e religiosi, donne e uomini che - nel silenzio - si apprestano a dare l’ultimo saluto al Papa Emerito Benedetto XVI. Dalle prime luci dell’alba, in questo luogo, sono arrivati turisti e fedeli: i turisti di Roma non pensavano, certo, di vivere un avvenimento del genere; e, anche i fedeli, non avrebbero mai pensato che, un giorno, avrebbero reso omaggio a un pontefice - il titolo è “emerito” - mentre un altro pontefice è regnante, Papa Francesco. E’ il primo giorno dell’esposizione della salma di Benedetto XVI e la prefettura di Roma non si aspettava i numeri che, a fine serata, sono emersi: si parla di oltre 65.000 presenze.

Molti bambini sono in braccio ai propri genitori; sono forse ignari di ciò che stanno vivendo eppure ci sarà un domani in cui racconteranno questa giornata ai propri figli, ai propri nipoti. Gruppi di religiosi, in fila, hanno il Rosario in mano: accompagnano Benedetto XVI nel suo ultimo viaggio che avviene non in aereo (sono note le immagini dei suoi viaggi apostolici per il globo terrestre): questa volta è un “viaggio” particolare, si ritorna alla casa del Padre.

La fila è grande ma scorre senza pause, senza troppe soste; scorre, cammina, e si arriva - quasi non ci accorge del tempo trascorso nella piazza - davanti alla facciata del Maderno, grande e imponente; da questa facciata, dalla grande loggia delle benedizioni, il 19 aprile del 2005, il cardinale di “Sanctae Romanae Ecclesiae” Joseph Aloisius Ratzinger si era presentato al mondo come Papa Benedetto XVI, “un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore”.

Si entra nella basilica, dalla grande porta centrale; quasi inconsapevolmente, il primo sguardo è al soffitto dorato, immenso e splendente; un grande corridoio di transenne di legno - disposte nel corridoio della navata centrale - determina il percorso fino all’altare maggiore. In fondo, si intravedono il baldacchino con le sue colonne tortili alte 11 metri, la Cattedra e la Gloria, opere realizzate dal Bernini: tutto è immerso nella preghiera, nel silenzio e nella rispettosa presenza dei fedeli che vogliono salutare - per l’ultima volta - Papa Benedetto XVI.

Si giunge, infine, davanti alla salma del Papa. Il corpo è adagiato su un catafalco, semplice; le sue mani stringono il Rosario; il volto è sereno; i paramenti rossi risaltano allo sguardo di tutti. E’ possibile pregare per un istante, poter dare un saluto veloce; la fila scorre ancora, con fluidità; non si può stare davanti all’altare per troppo tempo, ma il tempo bastante per poter dire un semplice “grazie”, per recitare un’umile preghiera.

Il “semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore” ora è lì, accanto a Dio, e continua a lavorare in silenzio, così come ha fatto nei suoi ultimi giorni terreni.

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