Le famiglie sante, l’incontro mondiale con Papa
Un matrimonio davvero ricco di frutti
Siamo ormai vicini all’incontro internazionale delle famiglie con Papa Francesco. Mancano pochi giorni all’evento così tanto atteso che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno a Roma. La Famiglia è un tema quanto mai attuale: forza della Chiesa in cammino, sempre. E, proprio in questi giorni, guardare alle famiglie sante, a quelle donne e uomini - o meglio aureole - che proprio nella Famiglia si sono santificate, è più che doveroso: fari che illuminano le notti più oscure, luci che brillano nel cielo e che indicano il cammino al presente, guardando a un futuro non troppo lontano da noi.
Il nostro viaggio è iniziato con la figura della Beata Anna Maria Taigi, madre dell’Ordine secolare della Santissima Trinità LEGGI QUI
In questa nuova puntata, è la volta della famiglia Martin, i coniugi santi che diedero la vita a Santa Teresa di Lisieux. La storia di Louis Martin e Marie-Azélie (detta Zélie) Guérin, è davvero affascinante e rappresenta una testimonianza di come il Signore agisca con miracoli di bellezza nella vita di ognuno, nella vita coniugale. Da principio, i due erano orientati alla consacrazione religiosa, ma Dio aveva in riserbo per loro altra strada: santificarsi per mezzo del Sacramento del Matrimonio. S’incontrarono presso il ponte Saint Leonard ad Alençon e da allora non si separarono più.
Celebreranno, poi, il loro matrimonio il 13 luglio 1858. Un matrimonio davvero ricco di frutti: nacquero, infatti, in casa Martin ben nove figli, ma solo cinque femmine sopravvissero. Scriverà Marie-Azélie nel 1877: “Quando abbiamo avuto i nostri figlioli (...) non vivevamo più che per loro, questa era la nostra felicità. Insomma, tutto ci riusciva facilissimo, il mondo non ci era più di peso”. Tutte le cinque figlie sceglieranno, poi, la vita religiosa. La più nota di loro è certamente suor Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, canonizzata nel 1925 e Dottore della Chiesa dal 1997.
La vita della famiglia Martin scorre nella quotidianità, ma si tratta di una quotidianità vissuta alla presenza di Dio. Ed è allora che tutto cambia: sofferenze, gioie, dolori, difficoltà, lavoro, viaggi vengono vissute dai due coniugi e dalle figlie col pensiero costante a Dio, alla Parola che racchiude il gran tesoro - da sempre - del come agire nella vita. Basterebbe pensare ai due lavori che svolgevano: Luigi, orologiaio e gioielliere; mentre Zelia lavorava nella sua azienda di merletti. Famiglia agiata, dunque, ma che - comunque - non faceva mai sfoggio di ricchezza: la sobrietà, prima di tutto.
Il loro cospicuo lavoro dava, poi, la possibilità di essere vicino ai poveri, in maniera concreta. E, allora, possiamo immaginare bene i due coniugi, alla sera, dopo la dura giornata di lavoro, aiutare i bisognosi: la carità, importante virtù cristiana. E Santa Teresa di Lisieux non poteva, certamente, non discostarsi da tanta santità familiare: si comprende, per questo, il suo cammino spirituale che successivamente la portò alla gloria degli altari. Ma come si svolgeva la giornata in casa Martin? Messa quotidiana, confessione frequente, adorazioni notturne, attività parrocchiali, scrupolosa osservanza del riposo festivo, ma soprattutto una “liturgia domestica” di cui Luigi e Zelia sono gli indiscussi celebranti. Ministri di Dio nella chiesa domestica, alto compito.
Zélie muore per un cancro al seno nel 1877, mentre Louis, affetto da arteriosclerosi e da paralisi, morirà nel 1894. Le loro cause di beatificazione, avviate separatamente, dalla fase romana in poi percorso, hanno avuto un iter congiunto. Beatificati da Papa Benedetto XVI il 19 ottobre 2008 a Lisieux; sono stati canonizzati da Papa Francesco quasi sette anni dopo, il 18 ottobre 2015.
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