La suora che salvò gli ebrei: qui ci sono solo figli di Dio
Al via a Firenze la causa di beatificazione di Agnese Tribbioli
Qui non ci sono ebrei: ci sono solo figli di Dio e anche voi siete figli di Dio»: è la frase, rivolta agli ufficiali delle SS, che in qualche modo segna la vita della serva di Dio madre Maria Agnese Tribbioli, che nell’autunno del 1943 salvò numerosi ebrei dalla deportazione.
Agnese era nata nel centro storico di Firenze il 20 aprile 1879. Nel 1893 insieme alla sorella Evelina entrò nel Patrocinio di San Giuseppe. Il 23 gennaio 1901 fece la vestizione assumendo il nome suor Maria Agnese. Nell’agosto 1917 lei e la consorella, suor Adriana Telai, abbandonarono l’Istituto. Monsignor Paolino Tribbioli, vescovo di Imola e cugino di Agnese, invitò le due suore nella sua diocesi dove vi giunsero il 2 agosto 1919. A San Patrizio l’arciprete, don Giovanni Piatesi, il 15 agosto 1919 benedisse il nuovo abito religioso.
Gradualmente il piccolo numero di suore crebbe e si diffuse in altri parti d’Italia. Mentre nel 1924, monsignor Tribbioli propose per l’associazione il titolo di Pie Operaie di San Giuseppe. Il 29 giugno 1927 lo stesso vescovo istituì e benedisse il noviziato. Il 16 luglio 1932 monsignor Tribbioli eresse la pia associazione in ente morale con il titolo di Pie Operaie di San Giuseppe del Terz’Ordine di San Francesco d’Assisi. Il 15 agosto 1933 avvenne la fusione tra l’antico istituto del “Patrocinio di San Giuseppe” e il nuovo istituto. I decenni seguenti segnarono una progressiva espansione dell’Istituto nel centro Italia, ma anche all’estero, con Casa madre a Firenze dove Maria Agnese Tribbioli morì il 27 febbraio 1965.
Il 22 dicembre 2011 la madre generale suor Marta Lombardi tramite la postulazione presentava all’arcivescovo di Firenze “il supplice libello” per chiedere di attivare la procedura preliminare per l’introduzione della causa di beatificazione della madre Tribbioli. Dopo aver ottenuto il parere favorevole dei vescovi della Conferenza episcopale toscana e dei censori teologi, il 4 aprile 2016 veniva acquisito anche il nihil obstat della Congregazione delle cause dei santi. Successivamente, il cardinale Giuseppe Betori in data 25 ottobre 2016 decretava l’introduzione della causa e la costituzione del Tribunale nominando padre Francesco Romano, giudice delegato; padre Paolo Cerquitella, promotore di giustizia; Giovanna Muraglia Silvestri e Ilaria Zipoli, rispettivamente notaio attuario e notaio aggiunto. Inoltre, con altro decreto del 25 ottobre 2016 Betori nominava la Commissione dei periti in storia e archivistica presieduta da Chiara Pilli.
La prima sessione detta de primordialibus che si celebra il 14 gennaio segna l’inizio della fase processuale con il giuramento di tutti i membri designati e l’acquisizione agli atti della documentazione stragiudiziale realizzata fino a quel momento. Si aprirà così l’inchiesta diocesana per la causa di beatificazione e canonizzazione di madre Maria Agnese Tribbioli. (Andrea Fagioli - Avvenire)
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