fede

In Turchia si prega e si canta con fra Ezio e i missionari francescani

Gelsomino Del Guercio
Pubblicato il 30-11--0001

Nella settimana di preghiera dedicata all'Unità dei Cristiani, nella parrocchia di Bayrakli si è verificato un piccolo "miracolo"

Francescani protagonisti alla settimana di preghiera per l'unità dei cristiani che si è svolta in Turchia. Il missionario frate Ezio Venturini, parroco a Bayrakli, nei pressi di Izmir (Turchia occidentale), ha consegnato al Centro Missionario Francescano di Bologna un racconto commovente sull'esito della giornata.


CHE SORPRESA LA CHIESA PIENA!

Nella sua parrocchia, dedicata a Sant'Antonio, è stato il 18 gennaio assegnato per la preghiera. «Con grande sorpresa e gioia - evidenzia frate Ezio - la Chiesa, dedicata a Sant'Antonio - si è riempita di fedeli, cattolici, protestanti e ortodossi, come non succedeva da oltre 40 anni! Frate Macek, frate cappuccino polacco residente a Meryem Ana, ha organizzato la Liturgia della Parola e la cerimonia religiosa con canti e scene bibliche per coinvolgere maggiormente i giovani».


LE SCENE DELLA BIBBIA

Il tema della giornata era: "Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato". Particolarmente toccante è stata la Liturgia della Parola con le tre letture e il salmo cantato, e con l'omelia di frate Macek. A questo punto i giovani e due sorelle consacrate hanno attualizzato alcune scene di guarigione di uno zoppo, di un cieco e di un bambino morto, portato sulle braccia dal babbo. «Scene commoventi - aggiunge il missionario francescano - che esprimevano la forza della solidarietà e della preghiera fatta insieme».


LA SPIRITUALITA' DELLA MUSICA

La musica suonata da quattro giovani e i canti hanno toccato il cuore di tutti, creando una atmosfera di devozione e attesa. Sinan, ragazzo turco, ha suonato la chitarra; Mizda, ragazzo moldavo, il pianoforte; Ceylan, ragazza degli Stati Uniti, il violino e Seda, ragazza siriana, solista del coro. «Il tempo è volato e non ci siamo accorti che era trascorsa un'ora e mezza. Alla fine la benedizione solenne del Vescovo e poi tutti per un meritato e abbondante rinfresco preparato dal gruppo di Padre Pio di Bayrakli».

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